Si scontra in moto contro un’auto, muore ingegnere padovano

PADOVA.Stava tornando dalle sue adorate figlie di 8 e 6 anni e dalla moglie Cristina Olivan dopo una giornata di lavoro. Ma il viaggio di Michele Barzon, 52 anni da compiere, ingegnere padovano residente con la famiglia in via Frassenera a Noventa Vicentina, è terminato per sempre in via Ponticelli ad Agugliaro. L’uomo, a bordo della sua Aprilia 1000 Futura, verso le 19 di giovedì si è visto tagliare improvvisamente la strada da una Seat Ibizia guidata da una signora di Vo’, T.S. , di 58 anni, che stava svoltando ad un incrocio, per dirigersi verso il vicino parcheggio del ristorante “Il Gabbiano”.
L’impatto è stato inevitabile. Michele Barzon è stato catapultato sull’asfalto parecchi metri più avanti, riportando la frattura esposta di un femore, ma rimanendo comunque cosciente fino all’arrivo dell’ambulanza che lo ha trasportato all’ospedale di Vicenza. Una volta al San Bortolo, tuttavia, le sue condizioni sono velocemente peggiorate. Portato in sala operatoria, il cuore di Michele Barzon ha cessato di battere poco dopo le 23. Barzon, nato a Padova il giorno di Natale del 1960, fratello di Anna, ex segretaria del consigliere regionale Claudio Sinigaglia e ora consigliere comunale a Padova in quota Pd, si era laureato in ingegneria all’Università di Padova nel 1995 e dopo varie esperienze, nel 2002 era approdato alla Tifs Ingegneria di corso Stati Uniti in città, dove ricopriva il ruolo di responsabile tecnico degli impianti elettrici della divisione Dp2. Michele Barzon e la sua moto erano inseparabili.
Giovedì mattina Michele era andato a Milano per lavoro, poi era ritornato a Padova nel suo ufficio alla Tifs. Verso le 18,30 era di nuovo salito in sella per tornare a casa. Alle 19 lo schianto. I familiari (la moglie , i genitori e le due sorelle) erano stati informati subito dell’incidente, ma anche che Michele era cosciente. Poi, la situazione è però precipitata. L’emorragia ha preso il sopravvento e l’ingegnere è morto in sala operatoria. Dopo la notizia del decesso il magistrato della procura berica ha chiesto ulteriori accertamenti alla Polstrada di Bassano che ha effettuato i rilievi. Nei prossimi giorni è probabile che verrà risentita anche la signora al volante della Seat Ibiza che ha già dichiarato di non essersi accorta della moto che sopraggiungeva in senso contrario di marcia rispetto al suo. La morte di Michele Barzson si è diffusa nel paese dove viveva in un lampo. Ieri mattina molti hanno appreso la notizia della tragedia leggendo il Giornale di Vicenza.
Barzon si era trasferito a Noventa Vicentina dopo il matrimonio. E subito si era fatto voler bene da amici e conoscenti. «Michele aveva un carattere allegro e socievole. Era impossibile non farci subito amicizia» raccontava ieri un vicino di casa. «Oltretutto non si tirava mai indietro. Lo ricordo impegnato nelle diverse iniziative della scuola materna statale frequentata dalle sue due figlie come la festa di fine anno e l’allestimento dei carri per il carnevale cui aveva partecipato anche quest’anno, impersonando uno dei personaggi a tema». Michele Barzon è l’ennesima vittima sulle strade di questa disgraziata estate. In moto, in auto, a piedi, in bicicletta, da mesi, purtroppo è una strage continua. Le cause sono sempre le stesse: distrazione, forte velocità, imprudenza. E spesso a rimetterci la vita sono le persone incolpevoli, travolte da chi non rispetta le regole.
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