Snai, lettera al proprietario i sindacati: «Incontriamoci»

Altro che riapertura a partire dal 24 agosto, come era indicato in un cartello, scritto con il pennarello all’ingresso. Ieri il Punto Snai era ancora chiuso e nessuno, compresi i venti dipendenti...
BELLOTTO - SOSPENSIONE LICENZA PUNTO SNAI IN STAZIONE
BELLOTTO - SOSPENSIONE LICENZA PUNTO SNAI IN STAZIONE

Altro che riapertura a partire dal 24 agosto, come era indicato in un cartello, scritto con il pennarello all’ingresso.

Ieri il Punto Snai era ancora chiuso e nessuno, compresi i venti dipendenti (gli altri sono a chiamata), sa esattamente quando l’agenzia ippica, con più entrate del Veneto, riaprirà i battenti. Nel frattempo i sindacati del settore commercio, a cui è stata inviata la comunicazione del licenziamento collettivo nei giorni scorsi, hanno già scritto al titolare Sandro Bassi una lettera raccomandata, in cui viene invitato a incontrare i loro rappresentanti già nei prossimi giorni.

Come previsto, d’altronde, dalle normative del settore, dove le parti hanno 75 giorni di tempo per arrivare a un’intesa o a un mancato accordo.

Nel frattempo si è aperto un altro contenzioso, tutto interno alla società Snai. In pratica, in base a una serie di testimonianze degli addetti ai lavori, i dirigenti nazionali dei Punti Snai avrebbero messo sotto accusa Sandro Bassi perché ritenuto responsabile del protrarsi della chiusura dell’agenzia ippica di piazzale Stazione proprio nel periodo in cui è ripreso il campionato di serie A. «Nella giornata di domenica scorsa avremmo fatto affari d’oro», osserva uno dei licenziati. «I risultati clamorosi della Juventus che ha perso in casa all’esordio contro la Juventus,, del Milan ko contro la Fiorentina e del Napoli battuto dal Sassuolo avrebbero fatto incassare tanti soldi al banco».

Naturalmente, oltre alla decisione, non ancora ufficializzata da parte di Sandro Bassi di cedere la sala corse a un’altra società, sul futuro del Punto Snai pende, come una spada di Damocle lo sfratto esecutivo, con l’ausilio della forza pubblica, dai locali che sono di proprietà, da sempre, della Saicom, ossia della società che possiede e gestisce anche il Grand Hotel Italia-Residenza d’Epoca. Ebbene l’ufficiale giudiziario, dopo la pausa estiva, dovrebbe provvedere allo sfratto già entro la fine di settembre.

Felice Paduano

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