Sotterravano i rifiuti pericolosi a Bagnoli in quattro finiscono a processo

BAGNOLI.Trentasette viaggi in camion da Carrè, nell’Alto Vicentino, a Bagnoli, nel Piovese, per smaltire rifiuti. Ben 2000 metri cubi di rifiuti anche pericolosi contenenti piombo e nichel (come accertato dalle analisi Arpav) scaricati di notte e senza alcuna autorizzazione nel terreno a ridosso di un capannone – il tutto all’oscuro della proprietà che aveva appena acquistato l’immobile – poi livellati e, di fatto, sepolti. Come nella terra dei fuochi. Ecco perché finiranno a processo in quattro, due noti imprenditori vicentini e due collaboratori: a firmare il decreto di citazione a giudizio il pubblico ministero padovano Benedetto Roberti.
Gli imputati
Il prossimo 9 luglio sul banco degli imputati davanti al tribunale di Padova siederanno Ivan Luigino Menegatti, 36 anni di Piovene Rocchette in via Eurosia, titolare di Mla Trading Gmbh con sede legale in Austria e di Generation 3.0 con sede a Carrè, e il padre Bruno Menegatti, 69 di Carrè, con gli operai Dario Rossi, 56enne di Carrè (dipendente di Generation 3.0) e Consalvo Pesavento, 40, una residenza ufficiale in Carinzia a Godersdorf e un domicilio a Valdagno (di Mla Trading). Per tutti l’accusa è di aver effettuato raccolta e smaltimento di rifiuti, anche pericolosi, in assenza della prescritta autorizzazione come previsto dal decreto legislativo delle norme in materia ambientale. Alle spalle Bruno Menegatti ha pure un precedente specifico.
La vicenda
I conti non tornano a un cittadino di Bagnoli insospettito da quel viavai di camion di notte vicino a casa: arrivano in un’area che circonda un capannone appena venduto all’asta, scaricano quel materiale formando dei cumuli uno vicino all’altro. Poi, con una macchina dotata di pala, qualcuno provvede a livellare il terreno come per cancellare ogni traccia di quello che è appena stato versato. Il cittadino scatta una serie di foto e le trasmette ai carabinieri della Forestale. Parte l’inchiesta. E viene anche indagato l’ignaro neo-proprietario del capannone, il titolare della Ingam srl di Mira che risulterà del tutto estraneo tanto che la sua posizione è presto archiviata.
Il meccanismo
Ben altro viene alla luce. I carabinieri verificano che, tra il 15 e il 26 maggio 2017, dalla sede di Carrè in via Terrenato 10/12 parte la carovana di trattori stradali con rimorchio di rifiuti diretti a Bagnoli, alcuni dei quali risultano intestati a una ditta austriaca. La conferma arriva dal telepass autostradale. Le direttive risulteranno essere state impartite da Ivan Luigino Menegatti che, talvolta in prima persona, ha guidato la macchina a pala per cancellare ogni traccia. —
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