«Sovrappasso pedonale per mettere in sicurezza l’autostazione dei bus»

«Bisogna assolutamente intervenire con un sovrappasso, anche temporaneo in attesa di un’opera più strutturata». Parola di Arturo Lorenzoni. Il grave incidente avvenuto giovedì pomeriggio in viale...

«Bisogna assolutamente intervenire con un sovrappasso, anche temporaneo in attesa di un’opera più strutturata». Parola di Arturo Lorenzoni. Il grave incidente avvenuto giovedì pomeriggio in viale della Pace riapre il dibattito sulla viabilità in zona stazione. L’ingresso dell’area dove sostano gli autobus è sempre più pericoloso, e la gravità delle ferite riportate dal 69enne di Selvazzano (rischia l’amputazione di una gamba) investito da un pullman di BusItalia, ha riacceso anche gli animi dei sindacati della polizia locale che da mesi chiedono delle modifiche.

«Innanzitutto mi auguro che le conseguenze per la persona ferita siano meno gravi di quelle temute» dice il vicesindaco Lorenzoni, «in secondo luogo ritengo che la soluzione definitiva possa consistere nella realizzazione di un sovrappasso pedonale. È un impegno di spesa considerevole, ma si potrebbe anche pensare a soluzioni temporanee molto semplici, ma capaci di interpretare un fabbisogno con materiali poveri e un po’ di creatività».

L’idea è quella di duplicare il ponte di via Venezia, oppure mettere in piedi una struttura provvisoria in tubi innocenti. Un’ipotesi però non troppo gradita dal sindaco Sergio Giordani, che visti i tempi teme possa diventare definitiva. «In ogni caso stiamo potenziando la cartellonistica per suggerire agli automobilisti il passaggio a nord della ferrovia per andare da est a ovest e viceversa, anziché attraverso via Tommaseo e via Trieste» ha chiuso Lorenzoni.

Intanto BusItalia Veneto ha aperto un’inchiesta interna. Ieri mattina l’autista è stato sottoposto a visita medica e tutto è risultato regolare. Oltre che i carabinieri, saranno anche i tecnici di BusItalia ad accertare le cause dell’incidente. «Ricordiamo benissimo l’incontro avuto con i rappresentanti del Comune» spiegano Fulvio di Bernardo e Vittorio Rosa, del sindacato Sls, «l’ordine del giorno riguardava proprio la mobilità in piazzale Stazione e nel terminal delle corriere. Da tempo ci battiamo per modificare il tracciato anche delle strisce pedonali. In quella zona è emergenza quotidiana, ci passano migliaia di persone, tantissimi studenti»

Chi conosce meglio di tutti la storia dell’autostazione, realizzata dal Comune con i soldi della Provincia, è l’ex vice sindaco Ivo Rossi. «A suo tempo scegliemmo quel tipo di terminal andando subito alla regolamentazione dei flussi di traffico che nel tempo sono cresciuti ulteriormente e la Provincia non ha più ultimato il progetto generale del terminal». —

LU.PRE.

F.PAD.

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