Spaccata al negozio di dischi «Il 23»: rubato il fondocassa e uno speaker

PADOVA. Spaccate e ancora spaccate. Di notte il centro di Padova si trasforma in territorio di conquista per la criminalità. Stanotte è toccato anche allo storico negozio «23 dischi» in via Barbarigo, vicinissimo a piazza Duomo. I malviventi hanno completamente distrutto il vetro della porta e sono entrati nel negozio mettendo tutto a soqquadro. Stamane la scoperta del furto e dopo aver fatto l’inventario il titolare ha denunciato la scomparsa del fondo cassa (circa 100 euro) e di uno speaker. Non sono stati toccati invece cd e album musicali.
«In 40 anni che lavoriamo qui non ci era mai successo», ha spiegato il titolare che è andato dai carabinieri a fare denuncia. È stato subito raggiunto dai portavoce dell'Associazione commercianti del centro che si sono detti molto preoccupati e hanno annunciato che da mercoledì ricominceranno con le «passeggiate» notturne in centro per scoraggiare la criminalità.
Bitonci: "Servono più telecamere e più agenti in strada". Sulla spaccata nel famoso negozio di dischi arriva una nota di Massimo Bitonci, senatore della Lega Nord e candidato sindaco del Carroccio in città: "Esprimo la mia solidarietà al titolare del negozio che ha subito l'ennesima spaccata e a tutti padovani indignati per il degrado in cui la coppia Rossi-Zanonato ha ridotto la città. Negozi, abitazioni e addirittura luoghi di culto sono oggetto dell'attenzione quotidiana di ladri e malfattori, tollerati da un'amministrazione che ha avuto altro genere di priorità. Ora però possiamo cambiare: serve un patto per la sicurezza da sottoscrivere con tutti i cittadini. Più telecamere, collegate ad una centrale operativa della polizia urbana. Più agenti sulle strade, sia di presidio, sia per il controllo delle residenze nelle zone a rischio. Più illuminazione pubblica, nelle piazze del centro come negli angoli troppo bui dei quartieri. Più parcheggi in prossimità delle zone pedonali, per incentivare i padovani a vivere la loro città. Soprattutto tolleranza zero verso delinquenti e malintenzionati di qualsiasi etnia o provenienza: chi beneficia di alloggi pubblici deve dimostrare di lavorare o mettersi a disposizione del Comune e non sgarrare, altrimenti ogni beneficio gli sarà revocato".
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