Spari al Lando tre guardie ferite

Sei rapinatori attaccano il blindato che ritira gli incassi e infieriscono sugli agenti. Preso in ostaggio l’autista
Di Enrico Ferro
BELLUCO ASSALTO PORTAVALORI IPERLANDO VEGGIANO
BELLUCO ASSALTO PORTAVALORI IPERLANDO VEGGIANO

VEGGIANO. Li hanno attesi nel piazzale dell’ipermercato e hanno fatto fuoco. Assalto al portavalori con tre guardie giurate ferite, l’incasso di 107 mila euro rubato e sei banditi armati fino ai denti in fuga. È successo ieri sera a Veggiano poco dopo le 21, davanti all’IperLando di via Galilei. In ospedale sono finiti tre vigilantes della Civis: Matteo Paggiaro, 24 anni, residente a Veggiano, figlio di un poliziotto, ricoverato in pronto soccorso con un trauma cranico; Maurizio Primucci, 56 anni, residente a Rovolon, ferito con un colpo di pistola alla gamba sinistra e trasferito subito in sala operatoria; Narciso Baldin, 46 anni, di Brugine, sequestrato e gettato dall’auto in corsa, trattenuto in ospedale per il forte stato d’ansia.

IL COMMANDO. Le tre guardie giurate stavano terminando il giro per la raccolta del denaro, l’ultima tappa era proprio l’ipermercato Lando di via Galilei. Due di loro stavano uscendo dal caveau con il sacco pieno quando i sei banditi, armati con fucili a pompa e kalashnikov, li hanno assaliti alle spalle. Si erano nascosti all’interno del locale Zuma, attualmente in disuso e trasformato in un perfetto punto d’osservazione. I rapinatori avevano il volto coperto dai passamontagna e indossavano tute mimetiche. Hanno fatto fuoco immediatamente. Hanno sparato tre colpi di kalashnikov, di cui uno al finestrino dal lato del conducente per convincerlo a scendere. Poi li hanno fatti sdraiare a terra tutti e tre, disarmandoli. Matteo Paggiaro è stato colpito alla testa con il calcio della pistola mentre Maurizio Primucci è stato raggiunto alla gamba sinistra da un colpo della sua stessa pistola, in quel momento stretta in pugno da uno dei banditi. Volevano aprire il portellone del furgone per mettere mano a tutto il denaro raccolto, ma alla fine si sono dovuti accontentare solo del sacco contenente i soldi dell’IperLando.

SEQUESTRATO. Il terzo vigilante è stato preso come ostaggio, caricato in macchina e trasportato per circa 500 metri. Alla fine è stato spinto fuori dall’auto in corsa e buttato in un fossato. Così facendo si sono garantiti la fuga a bordo di un’Audi A4 station wagon di colore scuro e di un’utilitaria di cui però non si conosce ancora il modello. Per quel che riguarda la direzione imboccata, la zona offre molte possibilità visto che a pochi chilometri di distanza c’è il casello autostradale di Grisignano (Vicenza).

L’ALLARME. Sono stati gli stessi vigilantes a dare l’allarme raccontando quello che era appena successo. Sul posto sono accorse le gazzelle dell’Arma con sirene e lampeggianti insieme alle volanti della polizia. I tre colleghi, tutti sotto choc, sono stati trasportati in ospedale. «Mi sono visto il finestrino esplodere in faccia», ha raccontato terrorizzato il conducente del portavalori al pronto soccorso.

PIANO PERFETTO. Un piano perfetto, studiato nei minimi particolari, messo a punto da banditi pronti a tutto pur di mettere mano ai soldi. Il locale Zuma, chiuso ormai da tempo, ha permesso loro di studiare la situazione, di osservare senza essere visti. Probabilmente non era neppure la prima volta che usavano quel luogo abbandonato come torretta di osservazione.

LE INDAGINI. Carabinieri e polizia hanno organizzato posti di blocco in tutto il Veneto nel tentativo di rintracciare i fuggitivi. Sul posto sono stati trovati cinque bossoli: tre di kalashnikov, uno della pistola della guardia e un altro sconosciuto.Il modo in cui ha agito questo commando ricorda molto le vecchie bande di giostrai che hanno terrorizzato il Nordest alla fine degli anni ’90, sia per la violenza usata che per la tipologia di armi utilizzate. E non è escluso che possa essere proprio questa la pista investigativa che verrà battuta.

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