Spari, paura, un morto. È caccia ai banditi dell’Audi gialla

PADOVA. C’è un’Audi gialla Rs4 capace di raggiungere i 300 chilometri all’ora con tre banditi a bordo, probabilmente serbi e albanesi, che sta seminando il panico sulle strade del Nordest e che sul suo percorso ha lasciato una vittima. La banda ha iniziato le sue scorribande sabato scorso ad Abano e anche l’altra sera l’auto è stata vista più volte a Padova.
Contromano sul passante. L’altra notte, dopo essere scappati da due posti di blocco ai caselli di Treviso Nord e di Treviso Sud dell’A27, i malviventi sono sfrecciati lungo il Passante di Mestre in direzione di Padova, ma trovandosi di fronte a un incidente che all’altezza della stazione di servizio di Arino aveva causato un blocco, hanno fatto inversione di marcia e hanno percorso cinque chilometri contromano a 150 chilometri all’ora per poi uscire a Spinea, abbattendo la sbarra del casello. Nella loro fuga hanno incrociato un’Opel Astra sulla quale viaggiava una donna russa di 57 anni, Elena Alexadrova Belova, residente in Francia, che due chilometri dopo è andata a schiantarsi contro un furgone Mercedes Sprinter che si stava fermando a causa dei mezzi incolonnati. Per la donna non c’è stato nulla da fare. Capire se ci sia un legame, anche indiretto, tra lo schianto della donna e la fuga dei banditi è quello che stanno cercando di fare gli agenti della polizia stradale, dopo una giornata trascorsa a rincorrere i banditi su strade e autostrade del Nordest. L’Audi, una station wagon con targa svizzera - del Canton Ticino - è stata rubata lo scorso 26 dicembre al Milano Malpensa. Apparteneva a un russo.
La due sparatorie. I primi a incrociarli, sabato 16 gennaio, sono i carabinieri di Abano che sorprendono i tre nel tentativo di commettere un furto in via Ghislandi. Cercano di fermarli, sparano alcuni colpi in aria, ma i tre banditi danno gas e riescono a far perdere le loro tracce. Giovedì le nuove segnalazioni: alle 17 lungo l’A4 in direzione di Trieste all’altezza di San Stino, un’ora dopo a Prosecco, sul Carso. A intercettare il mezzo sono due auto civetta della polizia, che sparano alcuni colpi in aria. I tre non si fanno intimorire: e scappano ancora, riuscendo a evitare i posti di blocco preparati a Muggia e Duino.
Furto a San Donà. Ore 20: a San Donà di Piave una serie di furti tra via Giotto e via Brusade, tra le vittime anche l’ex consigliere regionale Diego Cancian. Alcuni testimoni parlano di un’auto gialla in fuga. È quella cercata dalla polizia? È probabile. Alle 22 sono al casello di Noventa di Piave, intercettati da un’auto del commissario di polizia di Jesolo. Entrano in A4, direzione Milano, scatta l’inseguimento: si aggiungono la stradale e i carabinieri, ma non c’è nulla da fare. L’Audi sfreccia a 300 chilometri all’ora. Poco dopo è già al casello di Montebello Vicentino, e si infila sulla strada regionale 308, verso Castelfranco. Una poliziotta della questura di Treviso fuori servizio la vede, avvisa i colleghi che preparano un posto di blocco al casello di Treviso Nord.
L’inseguimento. L’Audi gialla arriva e lo forza, entra in A27 e vola a 270 chilometri orari verso il casello di Treviso Sud ma, alla vista dei carabinieri, torna indietro e rientra in autostrada, “scomparendo”. Verso l’una le telecamere del Passante la registrano a Preganziol: 7 minuti e 25 chilometri dopo, viaggiando a una media di 220 chilometri all’ora, i tre banditi sono al sottopassaggio di Vetrego. Trovando il blocco dovuto all’incidente l’auto imbocca lo svincolo per l‘A57 in direzione Venezia, ma poi fa inversione di marcia e, contromano, a cavallo fra la corsia di emergenza e la corsia di marcia lenta ad oltre 150 chilometri orari, raggiunge il casello di Spinea Ovest, abbatte la sbarra ed esce.
Da Spinea a Padova. L’auto viene avvistata a Padova: alle 2.45 in corso Argentina, nella zona industriale e successivamente in direzione padova sud e poi in A13 in direzione di Bologna. Sempre a Padova giungono segnalazioni anche da corso Australia e da Borgoricco.
Ancora in fuga. Scomparsa nella notte, l’Audi gialla ricompare ieri alle 18 in località Spin di Romano d’Ezzelino (Vicenza), all’altezza dell’ipermercato Battocchio. Viene notata perché fa sorpassi azzardati e corre velocissima. Pochi minuti dopo arriva un’altra segnalazione da Mussolente (Vicenza) quindi verso San Zenone degli Ezzelini, nel Trevigiano, dove si ferma per fare benzina. Si alzano in volo quattro elicotteri per intercettare i banditi: sono pericolosi e veloci. E ancora in fuga.
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