Specialità contesa chiesti i danni al prof

Al via il processo: non c’è l’ateneo come parte civile Il candidato penalizzato vuole il risarcimento

Nell’aula del tribunale assente l’Università; al contrario presente un medico che ha tentato (invano) di accedere alla Scuola di specializzazione in Chirurgia Plastica. Un medico – il dottor Gianluigi Lago – che si è costituito parte civile affidandosi alla tutela del penalista Michele Camolese.

Ha preso così il via, ieri, il processo nei confronti del professor Franco Bassetto, 60 anni, trevigiano ma residente in città, ordinario di Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva nell’università di Padova e all’epoca direttore della Scuola di specializzazione (difensore l’avvocato Paolo Vicentini); il dentista vicentino, Diego Cappellina, 64 anni di Dueville, e il figlio Cesare Cappellina, 33 anni, all’epoca dei fatti specializzando (entrambi assistiti dall’avvocato Cristina Zappia).

Devono rispondere di concorso in abuso d’ufficio perché Cappellina-figlio avrebbe ottenuto un posto nella specialità, finanziato con il contributo di 128 mila euro pagati dalla società Mair Research amministrata da un imprenditore amico del padre. Grazie a quella somma sarebbe stato creato il posto aggiuntivo riservato agli specializzandi per l’anno accademico 2012-2013.

La commissione esaminatrice, presieduta dal professor Bassetto, aveva premiato il giovane candidato vicentino nel settembre 2013 quando era stato rifatto l’esame dopo aver annullato la prova di ammissione tenuta a luglio 2013 per vizi formali.

In occasione di questa prima prova Cesare Cappellina non aveva ottenuto un punteggio adeguato, mentre il dottor Lago era arrivato secondo, salvo poi finire in basso all’ottavo posto nella sessione di settembre.

In apertura di udienza le difese hanno avevano cercato di far escludere il dottor Lago come parte civile, osservando che – a loro giudizio – non aveva alcun “titolo” per essere considerato eventuale parte offesa, ruolo che casomai andava riconosciuto all’università (ma l’ateneo non si è costituito). Tuttavia il tribunale è stato di diverso avviso. Prossima udienza con i primi testimoni il 18 febbraio e poi ancora il 23 giugno. —

Cristina Genesin

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