Spending review nel Padovano: «Tribunale a Rovigo? Non ha senso»

MONTEGROTTO TERME. Fa discutere la decisione del Governo di chiudere il tribunale di Este e spedire i cittadini di Montegrotto alla sede di Rovigo, anziché a Padova. Ma non tanto per gli ipotetici disservizi dovuti alla distanza, quanto per il fatto che la città sampietrina viene territorialmente separata dalla sorella aponense. Le cause che riguardano i cittadini di Abano, infatti, resteranno assegnate alla sede di Padova. Una cosa inaudita per il sindaco Massimo Bordin che paventa l’idea di un complotto. «È un’assurdità» ha detto «Abano e Montegrotto vanno considerate insieme perché inserite nella cintura urbana. La cosa più logica e semplice era di accorparci con Padova che è anche più vicina rispetto a Rovigo. Voglio capire qual è stato il motivo di questa decisione e se, come penso, alla base non ci sia invece un preciso disegno per dividere le due amministrazioni. Di sicuro è una scelta che va contro ogni logica». Punta al fattore “culturale” anche il presidente di Assoalbergatori Gianluca Bregolin. «Disservizi veri e propri forse per noi non ce ne saranno, poiché i nostri iscritti non hanno molte cause in piedi, però è culturalmente illogico creare differenze tra i cittadini di Abano e quelli di Montegrotto. Siamo un unico bacino e quest’omogeneità deve restare». Per Giulia Zanettin del Consorzio Aquaehotels: «Non è detto che vi saranno disservizi perché il Tribunale di Este era tutto tranne che una sede adeguata. Inoltre Rovigo dista da Montegrotto solo una mezzora di strada in auto, abbiamo l’autostrada comoda e anche in treno si arriva in 17 minuti. Tra l’altro non è che i cittadini o gli imprenditori devono andare in tribunale tutti i giorni. Mi auguro invece che la scelta di contenere la spesa serva a farci risparmiare un po’ di tasse e a farci uscire presto dal tunnel della crisi». E se i geometri per le stime giurate potranno comunque andare a Padova, il problema vero ce l’avranno gli avvocati. «Già la giustizia è lenta» ha affermato l’assessore alle Controversie legali Daiana Diaferio «se poi invece di andare neanche più a Este, bisogna arrivare tutti i giorni a Rovigo la cosa si complica». Infine, anche da Battaglia arriva qualche lamentela. Per il sindaco Daniele Donà: «È illogico perché il nostro Comune fa riferimento alla provincia di Padova, non a Rovigo, quindi nell’ottica di un accorpamento di servizi questa scelta è davvero un controsenso».
Irene Zaino
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