Stadio, vertice con Zed sui concerti estivi

Come coniugare i grandi concerti, che si spera possano tornare già dalla prossima estate, con i lavori di ristrutturazione dello stadio Euganeo che partiranno dopo che sarà assegnata la gara? Ne hanno discusso ieri a Palazzo Moroni i vertici di Zed e l’assessore Diego Bonavina nel corso di un incontro durante il quale si è fatto il punto su una possibile programmazione degli eventi, Covid permettendo. In particolare, con ogni probabilità, si dovrà attrezzare l’area della curva nord dato che in estate la parte sotto la curva sud, utilizzata per allestire il palco, non sarà utilizzabile.
E l’emergenza sanitaria si è messa di traverso anche nei giorni scorsi quando aveva ritardato l’assegnazione dei lavori a causa del contagio scoppiato nella sede che ospita gli uffici del settore Edilizia Privata. A metà settembre era scaduto il termine per la presentazione delle offerte alla gara d’appalto, a cui avevano risposto in quattro: La Torre costruzioni di Palombara Sabina (Roma), la Esteel srl (che ha già realizzato copertura e strutture in acciaio dell’Olimpico) sempre romana, la Techne Spa di Albino (Bergamo) e il Consorzio artigiani romagnolo di Rimini (che si è occupata invece dello stadio Mancini di Fano). Tutte imprese quindi che hanno esperienza nel campo degli impianti sportivi.
L’aggiudicazione provvisoria era prevista a metà ottobre, ma in epoca di Covid i tempi sono sempre fluttuanti e il cluster di Palazzo Sarpi li ha ulteriormente allungati. Dopo l’assegnazione, in ogni caso, sarà necessario attendere altre settimane per le verifiche, e i 35 giorni che la legge assegna per gli eventuali ricorsi. Il bando prevede 30 punti per l’offerta economica e 70 per quella tecnica. Ma tra i criteri decisivi per l’assegnazione dei lavori sarà valutato con 10 punti il fattore tempo. Il progetto esecutivo approvato a inizio aprile è stato la base per l’appalto, e prevede una nuova curva Sud più vicina al campo da gioco, a 6 metri dalla linea di fondo, e con una capienza di 3. 300 posti, mentre l’intero stadio avrà in totale 28 mila posti. Un progetto che piace molto alla maggior parte dei tifosi biancoscudati “non occasionali” sia per l’effetto catino che per il gioco di forme e colori dei seggiolini, dove verrà fuori la scritta in bianco e rosso “1910” , anno di nascita del Calcio Padova.
Alle spalle del nuova curva saranno realizzati, anche utilizzando la gradinata esistente, due palazzetti polifunzionali, uno dei quali dedicato al basket di circa mille posti ciascuno. Nei corpi laterali, che congiungono la curva alle tribune, troveranno spazio invece i servizi igienici e un bar. —
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