Stanga, due piani in meno e più parcheggi per il nuovo studentato

L’intervento dopo la protesta dei residenti. Si attende il via libera del consiglio comunale. L’assessore Bressa: «Revisione completa del progetto d’intesa con la Consulta»

Rocco Currado
Il rendering: così il nuovo progetto aggiornato dopo le indicazioni dei residenti
Il rendering: così il nuovo progetto aggiornato dopo le indicazioni dei residenti

Dopo le proteste dei residenti della Stanga contro quello che era stato ribattezzato «l’ecomostro», sembra essere stata trovata una soluzione condivisa. Le richieste avanzate dalla Consulta di quartiere Stanga sono state accolte all’interno della revisione del progetto del nuovo studentato “Collegiate Padova Dalmati”, previsto nell’area ex Tim tra via Martiri Giuliani e Dalmati e via Arimondi.

Ora l’intervento attende soltanto il via libera del consiglio comunale, che nella seduta di mercoledì 10 dicembre sarà chiamato ad approvare la convenzione urbanistica necessaria al rilascio del permesso di costruire.

Il nuovo progetto

La modifica più rilevante riguarda l’altezza dell’edificio: rispetto agli otto piani previsti si scende a sei, con una riduzione complessiva da 34 a circa 23 metri.

Aumentano inoltre le distanze dagli edifici antistanti, vengono ampliati i parcheggi privati – da 36 a 105 posti – e cresce anche la dotazione pubblica. Sono previsti nuovi stalli per le biciclette, un’aula studio e la realizzazione di un nuovo marciapiede.

«L’intervento nasce da un accordo pubblico-privato definito con il Piano degli Interventi e per attuarlo abbiamo avviato un confronto con la Consulta di quartiere e con i cittadini, arrivando a una revisione sostanziale del progetto», ricostruisce l’assessore Antonio Bressa.

Secondo cui, «è stato un buon esempio di partecipazione: tutte le proposte arrivate dal basso sono state accolte dall’investitore». L’assessore sottolinea inoltre come il nuovo studentato possa rappresentare una risposta concreta alla carenza di posti letto, soprattutto per la crescente componente internazionale dell’ateneo.

759 stanze per gli studenti

Il nuovo complesso ospiterà infatti 759 camere, in larga parte singole, realizzate secondo gli standard ministeriali per le residenze universitarie. La struttura sarà destinata non solo agli studenti, ma anche a specializzandi, giovani professionisti, tirocinanti e stagisti. E 40 posti letto saranno assegnati all’Esu, l’ente regionale per il diritto allo studio.

Centrale nel progetto è anche il tema della sostenibilità: sono previsti pannelli fotovoltaici, tecnologie per il contenimento dei consumi e standard elevati di efficienza energetica, con l’obiettivo di rendere il complesso quasi autosufficiente.

Bressa tiene a sottolineare che «la demolizione e ricostruzione dell’ex edificio Telecom porterà anche alla depavimentazione e rinaturalizzazione di 4.500 metri quadrati di superficie, dove sorgerà un’area verde pubblica la cui manutenzione resterà a carico dei privati». «È un investimento che testimonia la capacità della città di rigenerare i propri spazi e di adeguare l’offerta immobiliare alle nuove necessità», conclude l’assessore. —

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