«Stava bene, era allegro ciao Luca, ci mancherai tanto»

«Andavamo a scuola insieme» e una serie di faccine tristi, «Ciao Luca, ci mancherai tanto», «Non ci voglio credere, ti voglio bene Luca». Da ieri mattina si susseguono sulle pagine Facebook i...

«Andavamo a scuola insieme» e una serie di faccine tristi, «Ciao Luca, ci mancherai tanto», «Non ci voglio credere, ti voglio bene Luca». Da ieri mattina si susseguono sulle pagine Facebook i messaggi di addio di amici e compagni di classe di Luca Marchi, 19 anni, morto nel sonno mentre era a casa della fidanzata. È dolore all’alba della vita, è lo strazio dei diciannovenni, di chi la morte non la mette mai in conto. L’improvvisa scomparsa del giovane, che viveva insieme alla mamma e al fratello in via Luxardo a Torre, ha lasciato scioccati e senza parole tutti coloro che lo conoscevano. «Non so davvero cosa possa essergli successo», «Stava bene che io sappia, era un ragazzo in salute».

Sono i commenti degli amici costretti a questa tragedia a cui non riescono a dare una spiegazione. Sono i loro pensieri liberi che ora scivolano come lacrime sulla lavagna virtuale dei social network. Secondo tutti Luca era un ragazzo forte, sano, che faceva più di uno sport senza mai aver dimostrato alcun problema: «Ricordo che giocava a calcio e andava a nuoto», dice l’amica Chiara Prisco, sconvolta per la perdita repentina dell’amico. «Luca era un ragazzo generoso e solare, io e lui ci siamo conosciuti a scuola», racconta commosso Marco Genovese. «Avevamo un legame forte, ridevamo e scherzavamo insieme ogni giorno, tutti i giorni. Non riesco a credere ancora a quello che è successo».

Luca Marchi da quest’anno frequentava il corso serale all’istituto Duca degli Abruzzi di Brusegana, indirizzo tecnico. Aveva iniziato il normale ciclo di studi, salvo poi decidere di cambiare rotta: «Era in cerca di lavoro e i corsi serali erano l’unica scelta», spiega l’ex compagno di classe Alberto Marchetto. «Eravamo nella stessa classe in seconda e in terza superiore. Luca era un ragazzo sempre allegro e di buon umore, gentile, disponibile con tutti, uno attivo e molto in gamba». Per quanto riguarda lo stato di salute di Luca anche l’amico Alberto sembra non avere dubbi: «Stava benissimo».

Quando ci si trova di fronte a fatti simili le illazioni sono sempre dietro l’angolo. «Fumava qualche sigaretta in compagnia, ma che io sappia nulla più», taglia corto un amico. Giovanni Ventulini conosceva Luca da quando erano piccoli: «Abbiamo frequentato insieme le scuole elementari e medie. Abitavamo vicini e siamo sempre stati amici», ricorda triste il coetaneo. «Negli ultimi anni ci eravamo un po’ allontanati, lui aveva cambiato giro di amici, ma se penso a lui penso sempre a un ragazzo sereno e buono come il pane».

E poi Giacomo Babolin, anch’egli compagno di classe di Luca Marchi: «Per me era la persona più simpatica del mondo, riusciva a metterti sempre di buon umore anche solo con uno sguardo o una battuta. Ci siamo rimasti tutti malissimo alla notizia e ci dispiace davvero tanto».

Alice Ferretti

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