Stevanato, balzo dei ricavi grazie alle acquisizioni

PIOMBINO DESE. Stevanato Group raggiunge i 456,1 milioni di euro di fatturato e segna una crescita del 35,3% rispetto al 2015. Il gruppo di Piombino Dese specializzato in prodotti, processi e soluzioni per l’industria farmaceutica, incrementa i ricavi grazie a una crescita per linee esterne che ha garantito alla società un altro anno di sviluppo in doppia cifra.
Grazie all’inserimento nel gruppo della danese Svm Automatik e della tedesca Balda, acquisite all’inizio dello scorso anno, Stevanato si garantisce un 2016 di ulteriore espansione rispetto ad un 2015 che aveva visto i ricavi raggiungere per la prima volta i 337,1 milioni di euro. Bene anche il margine operativo lordo del gruppo di Piombino Dese che si attesta a quota 99,8 milioni (il 21,9% dei ricavi) e in crescita di oltre 13 milioni rispetto a un 2015 a quota 86,4 milioni. In leggero decremento invece il reddito operativo aziendale (58,1 milioni rispetto ai 59,7 milioni dell’esercizio precedente) che è stato gravato da 5,9 milioni di ammortamenti legati alle acquisizioni. Sempre alle acquisizioni è ascrivibile anche una posizione finanziaria netta negativa per 169,4 milioni (nel 2015 era negativa per 80,7 milioni) comunque ritenuta sostenibile e in linea con il piano industriale 2013-2017.
«L’esercizio 2016 è stato caratterizzato dall’integrazione e dal consolidamento delle società acquisite» ha commentato Franco Stevanato, a.d. di Stevanato Group. «L’ampliamento del perimetro ha contribuito positivamente a livello di fatturato ma ha diluito la marginalità; con il perimetro organico il margine operativo arebbe stato del 26,5% e l’Ebit del 17,9%. Anche l’utile netto ha scontato un impatto fiscale non ricorrente connesso all’acquisizione di Balda». L’utile del gruppo infatti, come registrato dai dati di pre-chiusura 2016, si è fermato a 35,3 milioni di euro (contro i 38,3 milioni di euro del 2015) mentre i risultati delle società del gruppo, al netto delle acquisizioni, ha presentato comunque dati di fatturato in crescita del 7,4%.
«La riduzione della marginalità, in percentuale sui ricavi, e dell’utile deve essere considerata come un passaggio obbligato per perseguire la nostra vision» ha spiegato Stevanato. «Con queste acquisizioni, infatti, abbiamo iniziato a concretizzare la nostra strategia, che prevede di ampliare il portafoglio prodotti, unendo all’offerta attuale i sistemi integrati per la somministrazione dei farmaci, spostandoci nella fascia più alta della catena del valore aggiunto. Inoltre, l’integrazione delle nuove società che sono entrate a far parte del perimetro del gruppo hanno portato ad espandere ulteriormente i nostri mercati».
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