Steve Hackett, al Geox c'è l'ex chitarrista dei Genesis

Venerdì sera in concerto a Padova con i brani dell'ultimo lavoro solista Wolflight e i successi dell'era della band

PADOVA. Steve Hackett, l'ex chitarrista dei Genesis, uno dei musicisti che hanno contribuito a creare il mito della band che fu di Peter Gabriel, torna in concerto in Italia e venerdì sera per la prima volta al Gran Teatro Geox di Padova. In scaletta anche i brani del nuovo disco di inediti tra progressive rock, world music, classica e folk uscito di recente dopo quattro anni di silenzio.

«Sarà uno show che dura tre ore - spiega Hackett -, diviso in due parti e con due band che si alterneranno sul palco con me, una per ogni tempo: nella prima parte mi affiancherà anche una sezione di violoncelli, specie per le canzoni dal mio ultimo album Wolflight, poi suonerò molti brani da Voyage of the Acolyte, il mio debutto solista di cui quest'anno celebra i 40 anni. Suoniamo poi - prosegue - alcune canzoni dagli altri miei dischi solisti, Please Don't Touch, Spectral Mornings e Defector. Nella seconda parte rivisito il repertorio dei Genesis, ma soprattutto quello dei primi anni Settanta: canzoni come Get 'em Out by Friday e Can-utility and the Coastliners da Foxtrot, ma anche Firth of Fifth, After the Ordeal, Aisle of Plenty e Cinema Show da Selling England by the Pound. Soprattutto Cinema Show l'abbiamo inserita in scaletta a grande richiesta. Come del resto ci hanno richiesto tanto, e dunque suoniamo, sia Musical Box sia The Lamb Lies Down on Broadway».

Steve Hackett, l'amore di "Love Song to a Vampire"

«Wolflight», il nuovo album che tiene insieme la sterminata cultura musicale di Hackett, è, annota Hackett, «un disco rock che guarda alla world music, arricchito dalla potenza di un' orchestra. Volevo far rivivere il sogno di quell'era anche ai ragazzi che allora non erano nati. Chiusa quella missione, mi sono rimesso al lavoro ed è nato questo progetto. Che fonde le mie radici progressive con la canzone d'autore francese, il folk, la classica«.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova