Stop al silenzio durato 20 mesi tornano a suonare le campane

SANTA GIUSTINA IN COLLE
L’ultimo acuto delle campane della chiesa di San Giacomo Apostolo a Fratte risale al 13 maggio 2019. Motivi di sicurezza causati da forti criticità che interessavano il campanile ne hanno imposto il fermo. Anche le antiche campane, simbolo importante per Fratte poiché lasciate in eredità da nonni e padri, necessitavano di restauro perché consumate.
Dopo venti mesi Maria, Eurosia, Giacomina e Antonia – questi i nomi delle quattro campane storiche del peso di 30 quintali – domenica 31 gennaio torneranno a suonare grazie a un lavoro complesso di risanamento della struttura e sistemazione delle campane con rifacimento dell’impianto elettrico. Il tutto costato 85 mila euro, coperti generosamente dalle donazioni dei parrocchiani.
La parrocchia, infatti, è impegnata ancora per parecchi anni nell’assolvimento del debito contratto per la realizzazione dell’asilo e si è data come priorità la sistemazione del tetto della chiesa che comporterà un impegno di 400 mila euro e avrà un contributo della Fondazione Cariparo.
Nei giorni scorsi le campane restaurate sono state issate e montate e ad esse, su proposta dei restauratori, sono state aggiunte 4 campanelle, offerte da un gruppo di cittadini. Serviranno per suonare l’Ave Maria e musiche particolari.
Va detto che il campanile di Fratte è alto 40 metri e la sua costruzione risale al 1700, la sua mole è massiccia e sormontata da un’elegante cupola ottagonale. Era stata la ditta incaricata della manutenzione dell’impianto ad accorgersi che le strutture murarie perimetrali della cella campanaria versavano in avanzato stato di degrado con fessurazioni, distacchi e dissesti statici legati alla natura stessa della costruzione, stabilizzata in un precario equilibrio statico.
In pratica le celle campanarie non tenevano più il peso delle campane e lo hanno comunicato al parroco don Domenico Zaggia consigliando il fermo campane a tutela della pubblica incolumità. Erano stati subito informati l’ufficio Beni Culturali della Diocesi di Padova e i parrocchiani. Un gruppo di cittadini ha così lanciato l’idea di costituire un Comitato campane per promuovere una raccolta fondi ottenendo il benestare del Consiglio pastorale e del Consiglio per la gestione economica della parrocchia.
In chiesa è stato sistemato un tabellone col disegno della torre campanaria e ogni mese è stata colorata la parte di spesa coperta, ormai arrivata alla sommità. Si attende ora solo domenica prossima, festa del compatrono San Giovanni Bosco, per sentire nuovamente suonare le campane di Fratte. —
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