SUL PALCO / Il piccolo Teatro da Ponte e i giovanissimi del Labor-attorio

PADOVA. Il Piccolo Teatro del Ponte è una compagnia di teatro presente sul territorio di Padova fin dal 1979, anno della fondazione. Nel corso della sua storia ha messo in scena decine di allestimenti, attingendo sia dalla tradizione del teatro italiano(in dialetto e in lingua), sia da testi di autori stranieri. Attualmente la compagnia, oltre alla messa in scena di spettacoli, gestisce corsi teatrali per giovani (15-20 anni) e realizza serate di letture tematiche. In questo ambito, otto giovani universitari che hanno finito il percorso di "Labor-attorio" organizzato dalla compagnia, hanno creato un gruppo molto affiatato che si è già cimentato in diversi spettacoli tra i quali: "Come vi piace" (William Shakespeare) ; “Benni Blues (Stefano Benni) ; “Monologhi, Canzoni e Barricate” (lavoro di gruppo); “La Cagnotte” (Eugene Labiche); “La bottega del caffé” (Carlo Goldoni); “La macchina infernale” (Jean Cocteau); “Tutto per bene” (Luigi Pirandello); “La visita della vecchia signora” (F. Dürrenmatt); “Promesse, promesse” (Neil Simon); “Non sparate sul postino” (Derek Benfield); “Il rifugio” (Agatha Christie); “Pigmalione” (G. B. Shaw); “Il re si diverte” (Victor Hugo); “L'importanza di chiamarsi Earnest” (Oscar Wilde).
Ecco una breve storia del gruppo del "Labor-Attorio".
Nella primavera del 2005 il Piccolo Teatro del Ponte, sollecitato dalla parrocchia di San Bonaventura, si impegna in un progetto a lungo termine il cui obiettivo è quello di avvicinare i giovani al teatro, ma che ha l'ambizione di farlo senza passare attraverso le strettoie del classico corso di recitazione, bensì proponendosi fin da subito un work in progress, un laboratorio (o meglio labor-attorio), dove i ragazzi, tutti giovanissimi, con un'età media dai 15 ai 18 anni, si incontrano due volte la settimana e mettono sul tavolo da gioco idee e progetti con l'energia e l'entusiasmo, l'esuberanza e le contraddizioni che contraddistinguono l'adolescenza e che, per inciso, fanno parte del bagaglio di qualunque attore. I ragazzi, durante queste serate, vengono stimolati a cimentarsi fin da subito con l'aspetto creativo e con il lavoro sui testi, anche sui classici, e invogliati a lavorarci sopra, a filtrarli, ad adattarli alla propria sensibilità, «perchè l'affronto peggiore che si possa fare a un classico è quello di lasciarlo ammuffire sotto le campane di vetro delle accademie».
Seguiti da Giuliano Bison, socio della compagnia fin dalla sua fondazione, e principale animatore di questa iniziativa, i ragazzi hanno già messo in scena numerosi spettacoli, che vengono rappresentati due volte l'anno – ottobre e marzo - in occasione del cambio dell'ora.
Gli incontri del Labor-attorio si tengono ogni martedì e venerdì dalle 18.30 alle 20 nella Parrocchia di San Bonaventura a Cadoneghe, e ogni sei mesi, quindi dopo ogni spettacolo, il Labor-attorio riapre nuovamente le porte a qualunque ragazzo sia interessato a partecipare. Per informazioni contattate la compagnia.
L’8 febbraio e l’8 marzo porteranno in scena "The importance of being Earnest" di Oscar Wilde nella sala polivalente del patronato di San Carlo-Arcella.
Info. 3347381997
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