Svegliato dalle voci sotto casa rincorre dei ragazzi con l’ascia

Un gruppo di giovani si ferma a parlare in un bar del centro in attesa del treno Un 50enne li minaccia di morte e poi li insegue impugnando l’attrezzo da taglio
Monselice (PD), 13 settembre 2020 Uomo armato di ascia si scaglia contro banda di ragazzi molesti presso il bar "Kairos" di Monselice
Monselice (PD), 13 settembre 2020 Uomo armato di ascia si scaglia contro banda di ragazzi molesti presso il bar "Kairos" di Monselice

MONSELICE

Minaccia di morte e insegue con un’ascia un gruppo di adolescenti perché chiacchieravano ad alta voce. È accaduto nel centro storico di Monselice attorno alle 7 di ieri mattina, quando un gruppo di amici, residenti a Montagnana, si erano fermati a chiacchierare nei tavolini del bar Kairos ancora chiuso, in attesa del treno che li riportasse a casa.

All’improvviso hanno visto un uomo, di circa 50 anni, che gridando si stava avvicinando a loro con passo veloce e deciso. «Vi taglio la gola, io vi ammazzo. Smettete di fare casino» queste le parole pronunciate. I ragazzi in un primo momento tentano di scusarsi, ma la foga dell’uomo non si ferma e le minacce di morte si fanno più consistenti «ve la faccio pagare, vedrete ora cosa succede».

Ad un certo punto l’uomo se ne va ed il gruppetto decide di proseguire verso la stazione dei treni, ma non fanno in tempo a sposarsi dai tavolini che l’uomo torna indietro correndo e brandendo un’ascia in mano. Comincia la folle rincorsa dei ragazzi, che tentano di disperdersi mentre due di loro afferrano una bottiglia di vetro per difendersi. Le grida dell’aggressore e dei giovani, richiamano l’attenzione di alcuni passanti che avvertono i carabinieri. Un ragazzo ha avuto la prontezza di filmare con il cellulare quanto stava accadendo «abbiamo avuto tantissima paura» racconta Adam «credevamo volesse ucciderci. Stavamo parlando a voce alta, ma non è certo un motivo per farci questo» racconta il giovane con la voce rotta dalla paura. La compagnia dei Carabinieri di Abano ha identificato l’uomo, che subito dopo i fatti era fuggito a bordo di un’auto bianca, che ha fornito una propria versione dei fatti. —

Giada Zandonà

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova