Svuotato lo studio di due odontoiatri È il nono furto

La razzia a Lonigo con un bottino di circa 10 mila euro «Hanno agito su commissione, avvertito subito l’Ordine»
Di Nicola Cesaro

MEGLIADINO SAN VITALE. A Padova, da dicembre ad oggi, sono stati ben otto gli studi dentistici svuotati, tanto da far pensare che si trovi davanti a una vera e propria banda organizzata. Specializzata anche nella rivendita degli strumenti rubati al mercato nero. La stessa che, secondo Alberto Rossetto, qualche giorno fa ha rovesciato e ripulito il suo studio dentistico. Rossetto, 25 anni, è un odontoiatra di Megliadino San Vitale, titolare con il collega padovano Filippo Gamba dell’ambulatorio Sanodent di Bagnolo di Lonigo, nel Vicentino. I locali dei due dentisti sono rimasti chiusi qualche giorno: al rientro al lavoro la coppia si è trovata davanti lo spiacevole spettacolo.

I ladri avevano fatto saltare la serratura della porta d’ingresso, facendo man bassa di attrezzatura. Nel sacco dei malviventi è finito di tutto: siringhe per anestesia, fialette di anestetico, materiale da otturazione, pinze, cere da masticazione, un motore endodontico, una cinquantina di automatrici, kit di sutura, frese e bisturi. Per portarsi via attrezzi e apparecchi la banda ha utilizzato un contenitore per rifiuti speciali. È sparito anche il fondo cassa di circa 300 euro custodito in ambulatorio, oltre a un computer che conteneva alcuni dati sensibili dei pazienti. «Abbiamo avuto un danno di 10 mila euro» spiega Rossetto «I ladri sono entrati manomettendo il sistema di videosorveglianza che abbiamo all’ingresso e hanno portato via strumenti e prodotti che hanno valore solo se usati per scopi medici: è evidente che il furto è avvenuto su commissione e che questa merce andrà a finire in qualche ambulatorio, magari all’estero». L’ultimo furto era stato quello denunciato a metà marzo da Joseph Sussan, dentista con studio in via Temanza a Padova: l’ottavo in tre mesi. «Ho avvertito l’Ordine professionale di Verona, cui appartengo, chiedendo che questi episodi siano resi noti attraverso una mail a tutti gli iscritti» chiude Rossetto «Il consiglio ai colleghi è di tenere sempre gli occhi aperti e di dotarsi di sistemi di sicurezza: tutti questi furti non sono una coincidenza».

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