Tasse, stangata di Natale: Imu e Tasi per 40 milioni

Martedì prossimo la scadenza dei tributi su casa e immobili. Gli edifici esenti sono 11.400. Mancati introiti della prima rata per 3,5 milioni. Ecco tutte le aliquote

PADOVA. Si avvicina la stangata di Natale. Non saranno i pacchetti sotto l’albero a dissanguare i padovani, ma le scadenze della seconda rata di Tasi e Imu: 14 milioni per la prima e 26 per la seconda. Questa è la cifra che andrà ad incassare Palazzo Moroni il 16 dicembre, ultima data utile per pagare le due tasse per circa 80 mila padovani.

Aliquota e gettito Tasi. L'odiato tributo sui servizi indivisibili costerà ai padovani oltre 28 milioni di euro. La prima rata, pagata il 16 ottobre scorso, è già stata estinta e quindi restano da riscuotere 14 milioni. Sulle prima casa l'aliquota è del 2,8 per 1000 per le abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 E A/9, 2,7 per tutte le altre (il 2,5 è l'aliquota base più lo 0,2 per sostenere le detrazioni a favore di chi è in difficoltà). Padova è la tra le città meno esose del Veneto.

Le aliquote in provincia. In questa mappa ecco tutte le aliquote per l'abitazione principale fissate dai 104 comuni della provincia euganea. Più il rosso è scuro maggiore è l'aliquota. E' possibile cliccare sul singolo comune per avere il valore dell'aliquota. Alcuni comuni (come Selvazzano) hanno fissato diverse aliquote in base alla rendita catastale dell'immobile: in questo caso è stata fatta una media (ingrandisci la mappa).

Le detrazioni a Padova. Fino a 600 euro di rendita catastale (vecchie o piccole case) non si paga la Tasi (circa 11.440 immobili in città), mentre da 601 fino ai 1.300 euro (49 mila immobili di fascia media) si pagherà poco più rispetto all'Imu di due anni fa. Per ogni figlio fino a 26 anni (senza limitazione di numero) ci sarà uno sconto di 50 euro. Per le case di proprietà dei genitori in comodato gratuito ai figli, si paga come prima casa fino a 500 euro di rendita, poi l'aliquota cresce (è un vincolo nazionale). Gli anziani che hanno lasciato la loro abitazione e risiedono in casa di riposo pagano il 2,7 per 1000.

Imu. È di 26 milioni l’introito previsto dalla seconda rata. Padova è tra le prime dieci città italiane per quanto riguarda l’incremento della tassa sull’abitazione affittata: + 138%, con il passaggio da 709 a 1.686 euro annui. E se anche la città non occupa una posizione di vertice per quanto riguarda Imu e Tasi sui negozi, l’incremento della tassazione è comunque molto pesante: +140% con un passaggio dai 533 euro in epoca Ici 2011 ai 1.281 euro di oggi. Il conteggio si basa sulla rendita catastale media cittadina. E ancora: per i capannoni l’incremento è del 93%, da 2.299 a 4.441 euro.

Caf. A differenza di due mesi fa, in occasione del pagamento della prima rata, non sono ancora stati presi d’assalto. In molti hanno preferito rivolgersi ai commercialisti, anche se, assicurano dalle diverse sedi dei Caf padovani, quasi tutto il personale si sta occupando esclusivamente del calcolo delle aliquote.

Morosi. È di 3,5 milioni il mancato incasso di quote di Imu e Tasi. Questo l’esito del pagamento della prima rata di ottobre. Molti quindi i residenti che non l’hanno pagato (16 giugno Imu, 16 ottobre Tasi), considerato che per l’Imu si prevedeva un introito di 52 milioni, mentre ne sono stati incassati 49,5 e per la Tasi si è andati in perdita di 1 milione sui 14 previsti.

 

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