Tenta di rapinare una donna aggressore bloccato da un cliente del “Club 26”

Giovanni Salomone ha provato a derubare una 44enne di fronte alla sua resistenza  l’ha presa a schiaffi.  È stato arrestato 

PADOVA. Aggredisce e tenta di rapinare una donna alla Sacra Famiglia. Tempestivo il soccorso da parte di un ragazzo che sventa la rapina.

Poco prima delle 21 di venerdì sera, Giovanni Salomone, quarantanovenne residente a Due Carrare, ha cercato – fortunatamente senza riuscirci – di derubare la signora V. B., quarantaquattrenne madre di due figli. Non riuscendo a farsi consegnare il denaro dalla donna, l’uomo ha reagito aggredendola e prendendola a schiaffi. Il tutto è avvenuto nelle vicinanze del plateatico esterno del bar “Club 26”, in via Siracusa, a breve distanza dalla chiesa della Madonna Incoronata, nel cuore della Sacra Famiglia.

Seduti a un tavolino del bar proprio i figli della donna, che probabilmente quest’ultima stava raggiungendo prima di essere assalita. A quegli stessi tavoli era seduto anche il giovane che per primo è intervenuto in aiuto della signora insieme ai suoi due figli – di venti e ventidue anni – frapponendosi tra quest’ultima e l’aggressore, in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine che sono state immediatamente allertate.

Una volta giunti sul posto, i carabinieri hanno provveduto a verificare che nessuno presentasse lesioni e arresto l’uomo. Colto in flagrante, con l’accusa di tentata rapina, quest’ultimo è stato portato alla Casa circondariale. «Non ero presente al momento dell’aggressione, che si è svolta al di fuori del plateatico del bar», spiega Francesca Carrossa, titolare del “Club 26”, «per fortuna che sono subito intervenuti per difendere la signora, di questi tempi c’è anche chi avrebbe fatto finta di nulla».

Sul posto è rimasta l’auto di Giovanni Salomone; da questa, una volta parcheggiata frettolosamente su uno spazio riservato allo scarico delle merci, sarebbe sceso con il volto coperto da una bandana, aggredendo la donna che stava camminando sul marciapiede.

Una vicenda tutt’altro che comune o abituale per un quartiere generalmente tranquillo, in cui prevale lo stupore per un atto tanto fulmineo quanto insolito. Increduli anche i residenti della zona, tutt’altro che avvezzi a tali episodi, come del resto la stessa titolare e agli avventori del bar che, prima di questa vicenda, non avevano mai vissuto simili esperienze da una prospettiva tanto ravvicinata. —

 

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