Tentato omicidio, inflitti 8 anni

Ieri pomeriggio con rito abbreviato il gup padovano Lara Fortuna ha condannato a otto anni, 10 mesi e 20 giorni di carcere Giovanni Di Giacomo, 58 anni, ergastolano di Palermo che nel carcere “Due Palazzi”, il 28 febbraio dell’anno scorso, aveva cercato di uccidere il “collega” Francesco Bruno, 61 anni anche lui in cella per mafia. Il pm Vartan Giacomelli aveva chiesto il processo per tentato omicidio: il difensore, l’avvocato Marilena Facente, ha scelto il rito alternativo che consente lo sconto per legge di un terzo della pena. Di Giacomo, ex “soldato” di Totò Riina e di Bernardo Provenzano, ha alle spalle precedenti penali pesantissimi, tra cui sette omicidi di mafia avvenuti tra il 1977 e il 1982. Un anno fa l’aggressione durante l’ora d’aria quando le porte delle celle sono aperte: Di Giacomo ha colpito al cranio Bruno con una bomboletta di gas da campeggio, utilizzata dai detenuti per farsi un caffè, e lo ha poi sbattuto più volte a terra. Il tutto con una violenza inaudita tanto da aver spaccato il cranio alla sua vittima che, inutilmente, ha tentato di proteggersi la testa. Per Bruno si era reso necessario il ricovero nel reparto di Neurochirurgia. Mai chiarito il movente: forse a Di Giacomo era stato impartito un ordine da fuori.(cri.gen.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova