Teolo: Alì compra il complesso Lofra, da anni in degrado

La produzione di cucine a Treponti è chiusa dal 2012, trasferita dai nuovi proprietari a Torreglia. Grazie alla variante ospiterà sia la media struttura di vendita che un’area residenziale

TEOLO. Il gruppo Alì Spa della famiglia Canella lo scorso 6 marzo scorso si è aggiudicato all’asta il complesso industriale ex Lofra di Treponti. Un complesso composto da alcuni capannoni e da una palazzina uffici che si estende su un’area di 33.510 metri quadrati lungo la provinciale dei Colli, da alcuni anni in disuso. Il prezzo a base d’asta era stato fissato di 697.500 euro.

Si tratta della sede storica della Lofra Cucine, l’azienda fondata nel 1956 dalle famiglie Lovato e Forzan e andata in crisi una decina d’anni fa dopo aver dato lavoro a centinaia di famiglie dai comuni dei Colli Euganei.

Il marchio passò nelle mani dell’imprenditore di Teheran Reza Salehi che nel 2012 spostò l’azienda nel comune di Torreglia nei capannoni della ex Carrier dove tutt’oggi produce cucine di fascia alta che esporta in tutto il mondo con il nome di “Nuova Lofra”.

Il gruppo Alì

«Non abbiamo ancora le idee ben definite su quello che sarà il futuro dell’immobile di Treponti», dichiara Gianni Canella, vicepresidente del gruppo Alì Spa.

«Ci sarà sicuramente una riqualificazione dell’area che terrà conto del contesto in cui si trova, all’interno del Parco Colli». La notizia che l’ex Lofra ha finalmente un acquirente è stata accolta in questi giorni con soddisfazione dal sindaco di Teolo, Moreno Valdisolo.

Soddisfazione a Teolo 

Al primo cittadino sta a cuore il recupero dell’ex sito industriale per eliminare una situazione di degrado che dura da anni. «Con il Piano degli Interventi abbiamo dato una destinazione commerciale-residenziale a quell’area industriale, proprio per fare un modo che potesse attirare un compratore in grado di toglierla dall’abbandono», commenta Valdisolo. «Si era parlato anche di una residenza per anziani ma l’operazione dal punto di vista economico aveva difficoltà a stare in piedi. Non so ancora cosa vorrà fare la famiglia Canella, che dovrà intervenire sulla riconversione dell’immobile, come prevede la normativa, sulla base di un accordo pubblico-privato con l’amministrazione comunale. Visto il settore dove opera è evidente che vorrà realizzare una media struttura di vendita. Come comune ci interessa che venga riqualificata l’area e che vengano realizzati tramite l’accordo alcuni servizi per i residenti di cui la zona è carente. Primo fra tutti il collegamento ciclabile tra le frazioni di Treponti e Villa».

Il recupero e il rilancio dal punto di vista commerciale dell’ex Lofra, potrebbe dare soluzione ad una serie di criticità presenti in zona. Prima fra tutte lo stallo in cui versano dal punto di vista urbanistico i capannoni che si trovano sul lato opposto della strada provinciale. Nelle vicinanze, inoltre, c’è un ristorante e un hotel chiusi che dal recupero dell’ex Lofra e dalle attività che si andranno ad insediare potrebbero trarre dei vantaggi. ––
 

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