Morto Luciano Valdisolo, imprenditore dell’acciaio. Lutto a Teolo
Aveva 81 anni e si è spento per una malattia. Partendo da una piccola bottega di fabbro a casa, aveva fondato la Valcomet e a seguire la Incomet e la Tecnogel. Il figlio Moreno è stato sindaco in paese

Si è spento sabato nella sua casa di via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, con a fianco la sua inseparabile moglie Gabriella, l’imprenditore teolese Luciano Valdisolo. Aveva 81 anni e da 5 soffriva di una malattia degenerativa. Lascia anche i figli Moreno - sindaco di Teolo dal 2012 al 2022 -, Giorgia e gli amatissimi nipoti. I funerali sono fissati alle 15.30 di martedì 16 settembre nella chiesa parrocchiale di Bresseo-Treponti.
Valdisolo, che era originario del borgo di Villa di Teolo, a soli 17 anni, dopo un biennio di lavoro in fabbrica, aveva deciso di mettersi in proprio aprendo una piccola bottega di fabbro a fianco del pollaio di casa.
Vista nell’immediato dopoguerra la grande richiesta di cisterne in acciaio per il gasolio, per far fronte alla domanda lavorava giorno e notte e con il fratello Antonio ha fondato la Valcomet, prima azienda a insediarsi nella zona industriale Selve di Teolo.
Nel 1990 Luciano, aiutato dal figlio Moreno appena maggiorenne, ha fondato la Incomet e la Tecnogel, aziende specializzate nella lavorazione dell’acciaio inossidabile. La Tecnogel, oggi guidata dal figlio Moreno, ha lavorato a importanti progetti come il Mose di Venezia e l’Allianz Stadium di Torino.
«Mio papà aveva due grandi punti di riferimento: il lavoro e la famiglia» afferma l’ex sindaco di Teolo, «amava i motori, in garage ha sempre custodito come una reliquia la sua Aermacchi Ala Verde, una moto che gli aveva dato gradi soddisfazioni quand’era giovane e alla quale era particolarmente affezionato. Purtroppo la terribile malattia l’ha assalito proprio quando, dopo una dura vita di lavoro, poteva godersi una serena vecchiaia».
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