Ticket non pagati, buco da 2,8 milioni nelle casse dell'ospedale

PADOVA. L’Azienda Ospedaliera di Padova si prepara ad incassare oltre 2 milioni e 800 mila euro: è la somma dei ticket non pagati dal 2006 ad oggi. Le procedure di invio delle raccomandate di costituzione in mora sono iniziate nei mesi scorsi e via Giustiniani conta di completare la maxi operazione per l’autunno. Per poi passare all’incasso. «Sono stati spediti migliaia di avvisi, a molti utenti è arrivato anche il secondo sollecito», dichiara Roberto Toniolo, direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera di Padova,«Se non c’è risposta si passa alla riscossione coattiva, punto a cui non desideriamo arrivare. Vogliamo far capire alle persone che è giusto pagare la quota prevista se hanno avuto la prestazione da loro richiesta».
Ogni anno l’Azienda Ospedaliera eroga circa 6 milioni e mezzo di prestazioni suddivise in tre aree: Pronto soccorso, branca ambulatoriale specialistica e libera professione. L’attività ha un valore che varia dai 112 ai 120 milioni di euro l’anno. «Non incassiamo il 2,5% del totale. Abbiamo qualche difficoltà in più a riscuotere i ticket dai residenti o dagli stranieri che accedono al Pronto soccorso: si fanno visitare e poi scappano via» aggiunge il dottor Toniolo, «Notiamo meno problemi per la branca delle prestazioni ambulatoriali, perché in genere si paga il ticket prima di ottenere la visita». Il Pronto soccorso eroga circa 800 mila prestazioni all’anno, la specialistica 5 milioni e le attività in libera professione altre 150 mila. Prosegue Toniolo: «Abbiamo l’obiettivo di anticipare al massimo i tempi di invio dei solleciti e le conseguenti riscossioni. Per quanto riguarda il pregresso, contiamo di recuperarlo completamente». La riscossione si basa sul fatto che i diritti di credito si estinguono dopo dieci anni e per interrompere il periodo è necessario mettere il debitore in mora. L’Azienda ospedaliera quindi invia la raccomandata contenente l’importo, i termini di pagamento e le modalità per effettuare il versamento. Secondo il regolamento di riscossione ticket, il debitore può pagare anche in rate. Se il pagamento non avviene, si passa alla diffida. Poi si procede alla riscossione coattiva, attraverso un agente di riscossione. L’amministrazione di via Giustiniani negli ultimi anni si è impegnata anche ad accorciare i tempi di pagamento ai fornitori. «Tra 2013 e 2014 la Regione ha dato un grande aiuto per aggredire i ritardi nei pagamenti. Un finanziamento da 178 milioni di euro è stato erogato in due tranche all’Azienda ospedaliera». Prima del 2014 era ad un anno al pagamento, nel secondo trimestre del 2016 via Giustiniani è arrivata a 68 giorni.
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