Torna a casa e ci trova i predoni
MONTEGALDA. Riceve l'allarme, torna a casa e ha un faccia a faccia con i ladri che l'hanno appena derubato e che gli dicono: «Stai calmo, che ce ne stiamo andando!». La disavventura è capitata a Gianfranco Fantin, 60 anni, noto artigiano di Montegalda, che stava rientrando con la moglie nella sua abitazione in via Zocco 20. «Verso le 18.40», racconta lui, «ricevetti nel telefonino il segnale d’allarme dell’impianto di sicurezza di casa. Mi trovavo con l’auto a un centinaio di metri da casa, e ho ipotizzato che fosse una svista di mio figlio che mezz’ora prima mi aveva avvisato che sarebbe entrato per controllare il computer». Così però non era. Fantin, giunto dinnanzi alla porta dell’appartamento, non vede alcun segno d’effrazione: «Solo quando ho visto che inserendo la chiave, questa non entrava, ho realizzato cosa stesse accadendo dentro». Fantin si è precipitato nel retro della palazzina e ha avuto quasi un corpo a corpo. I quattro malviventi gli hanno intimato di starsene tranquillo: «Ce ne stiamo andando. Aspetta qua!». I ladri sono riusciti a dileguarsi con una refurtiva di un migliaio di euro in contanti e tre anelli sottratti in camera da letto, appartenuti alla moglie e alla mamma. (a.gre.)
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