Tornano le lucciole nel Piovese I residenti: «Siamo nel degrado»

Da dieci anni non si vedevano più: fermate dai carabinieri due giovani in via Scardovara, a Sant’Anna Molte telefonate di protesta: sotto il cavalcavia prima gli sbandati, poi i drogati, ora le prostitute
Di Elena Livieri

PIOVE DI SACCO. Prostitute lungo la strada: una scena che a Piove di Sacco è tutt’altro che consueta. Anzi. Gli ultimi avvistamenti, ma si tratta di un paio di episodi isolati, risalgono addirittura a dieci, undici anni fa, quando alcune donne sono state fermate mentre cercavano di adescare clienti lungo le vie della zona industriale.

Ma il fenomeno si è ripresentato nei giorni scorsi. E ha destato subito stupore e indignazione. Due ragazze si erano appostate verso le 22.30 sotto il cavalcavia della strada dei Vivai, in via Scardovara, a Sant’Anna. Lo scopo della loro presenza in quel posto, data anche la mise che lasciava poco all’immaginazione dei passanti, era inequivocabile.

E in men che non si dica al centralino dei carabinieri sono fioccate le telefonate di protesta dei residenti. «Sono anni che segnaliamo il degrado lasciato dopo la presunta fine dei lavori per la costruzione della strada» denunciano, «sotto quel cavalcavia sono passati sbandati e tossicodipendenti, più volte abbiamo fatto intervenire carabinieri e vigili. Adesso ci mancavano solo le lucciole. Siamo stufi che il nostro quartiere, che è il più popoloso della città, sia lasciato al degrado, non è un caso se a Piove non si sono mai viste prostitute per strada e poi compaiono proprio a Sant’Anna. Fino a qualche mese fa giravano anche i vigili di sera in quartiere, ma adesso non si vede più nessuno».

E questo dipende dal fatto che la giunta guidata dall’ormai ex sindaco Sandro Marcolin ha abolito i turni per la polizia locale. L’altra sera, subito dopo al sfilza di chiamate alla centrale, i carabinieri hanno raggiunto via Scardovara e individuate le due donne, ancora lì in attesa di clienti, le hanno condotte in caserma per l’identificazione.

Si trattava di due venticinquenni di nazionalità romena, senza fissa dimora. Ai militari hanno riferito di “lavorare” sulla strada per conto proprio, ma il timore è che dietro a questi episodi di prostituzione vi sia il solito racket che sfrutta le ragazze straniere. E il timore è che il fenomeno si stia allargando a Piove di Sacco.

«Noi abbiamo chiamato subito i carabinieri, anche se quelle due donne non facevano niente di male, perché non vogliamo che diventi un’abitudine» rimarcano i residenti di via Scardovara, «ora speriamo che il Comune provveda a mettere in sicurezza e sistemare quell’area sotto il cavalcavia, chiudendo anche l’accesso».

«E speriamo», concludono alcuni residenti «che le forze dell’ordine passino più spesso nel nostro quartiere, prima che la situazione degeneri. Non vogliamo crescere i nostri figli in una città dove le donne sono costrette a lavorare sul marciapiede, sicuramente sfruttate da qualcuno».

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