Tra cocaina purissima ed “erba” un giro da 100 mila euro al mese

Stroncata dai carabinieri una grossa attività di spaccio tra Padova, Venezia e Treviso In cinque sono stati arrestati, tre sono albanesi. Ieri mattina raffica di perquisizioni

cittadella

Sono stati svegliati ieri mattina all’alba dalle sirene delle auto dei carabinieri che sono piombati nelle loro abitazioni per perquisirle. E trovare le conferme a mesi di indagini. I militari della Compagnia di Cittadella hanno arrestato tre albanesi e due italiani. Altri due stranieri sono ricercati. La banda gestiva tra le province di Padova, Treviso e Venezia un giro di spaccio di cocaina e marijuana da 100 mila euro al mese. La cocaina, in particolare, è risultata essere di primissima qualità, pura a oltre il 90 per cento.



L’operazione che ha portato agli arresti è scattata ieri mattina all’alba e ha visto impegnati i militari del Nucleo radiomobile di Cittadella insieme ai Cinofili di Torreglia. Le pattuglie hanno raggiunto Artur Hysa, 40 anni, nella sua abitazione a Tribano, Mirjian Ndrepepaj, 36, residente a Piombino Dese m domiciliato a Resana nel Trevigiano, Xhuli Gjeloshi, 28, a Piombino Dese. Altri due albanesi, di cui uno indagato anche per un furto, sono ricercati. Si teme siano già scappati in Albania, tanto che è già stato chiesto un mandato di cattura internazionale. I tre albanesi sono stati portati in carcere, mentre i due italiani della banda, Antonio Bailo, 57 anni, residente a Loreggia e Denis Gregianin, 50, di Piombino Dese, sono ai domiciliari. Sono state perquisite tutte le loro abitazioni. Altre perquisizioni a Trebaseleghe, Spresiano (Tv) e Carbonera (Tv). Sono stati sequestrati un chilo di marijuana, 225 grammi di cocaina e mille euro.



L’attività investigativa, coordinata dal pubblico ministero padovano Benedetto Roberti, è partita nell’ottobre del 2016 a seguito di una serie di segnalazioni raccolte grazie alla collaborazione dei cittadini che in più occasioni hanno denunciato la presenza di personaggi sospetti a tarda ora nelle piazze. A seguito di servizi di osservazione, appostamenti e pedinamenti, il raggio si è presto esteso dal Padovano fino al Veneziano e al Trevigiano.



Al vertice della piramide di questa attività di spaccio che valeva almeno centomila euro al mese - di cui 80 mila dalla cocaina e 20 mila dalla marijuana - c’era Ndrepepaj, il quale già a marzo 2017 era stato arrestato con un chilo di droga nell’auto. Lui era il principale spacciatore nelle piazze e a rifornirlo era Hysa che usava come copertura un’attività di commercio di auto usate. Ndrepepaj a sua volta riforniva di stupefacente Gjeloshi, Bailo e Gregianin. Altri due albanesi che si sono resi irreperibili sono ricercati. Secondo quanto emerso durante le indagini la droga, tanto la cocaina quanto la marijuana, venivano importate dall’Albania.



Sono tantissimi i clienti degli spacciatori identificati e segnalati all’autorità durante i mesi di indagini. Fra loro numerosi studenti e molti professionisti. —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova