Traffico di droga tra Padova e Vicenza, 11 indagati e 10 chili di eroina sequestrati
Operazione della Questura, contestato un centinaio di episodi. Per il trasporto dello stupefacente creati nelle auto dei vani nell’imbottitura
Italiani, albanesi e tunisini a capo di un maxi traffico di droga tra Padova, Vicenza e altre città d’Italia.
Ad aver ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, al termine degli accertamenti diretti dalla Procura di Padova con i poliziotti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Padova, sono stati un 30enne di Montegalda (Vicenza), un 43enne italiano ed un 26enne di origini tunisine, entrambi di Grisignano di Zocco (Vicenza), un uomo ed una donna di origini calabresi di 36 e 46 anni, un 24enne tunisino residente a Villafranca Padovana ma di fatto dimorante a Padova, due albanesi di 34 e 30 anni dimoranti a Bologna, e sempre di origini albanesi, un 38enne di Conselice (Ravenna), un 29enne di Roccabianca (Parma) e un 38enne di Mirandola (Modena).
Il gruppo è indiziato di aver detenuto, trasportato, acquistato e ceduto in diverse occasioni (sino al giugno 2022), fra Padova, Villafranca Padovana, Tribano e Grisignano di Zocco quantitativi di eroina compresi di volta in volta tra le decine e le centinaia di grammi, sino ad un chilo per volta. Un centinaio in tutto gli episodi contestati.

Quantità che unitamente alle numerosi conversazioni registrate, ai servizi di osservazione ed agli arresti e sequestri effettuati dai poliziotti della Squadra Mobile, hanno evidenziato un traffico di stupefacenti certamente importante.
L’attività d’indagine è strettamente correlata agli esiti di un’altra indagine condotta dalla medesima Procura e della Squadra Mobile patavina (operazione “Polo”) che aveva portato ad individuare, a cavallo fra il 2020 ed il 2021, alcuni corrieri di presunta nazionalità albanese che rifornivano di stupefacente un gruppo di italiani e stranieri che vivevano a Padova, con modalità del tutto identiche. Vennero all’epoca sequestrati circa 30 kg di eroina, rinvenuti a Bosaro (Rovigo), in possesso di un precedente corriere. Sottoposte allora a misura cautelare 9 persone.
Il prosieguo dell’attività di indagine ha ben presto portato gli investigatori dell’antidroga ad individuare altri veicoli utilizzati dai corrieri albanesi per la consegna della droga. Veicoli che sono risultati dotati di uno scomparto per l’occultamento della sostanza stupefacente.
Documentata nel maggio 2021 una nuova consegna di droga, effettuata dal nuovo corriere (un 34enne albanese di Bologna) ad un 38enne tunisino (arrestato nella circostanza perché trovato in possesso di due panetti di eroina per un peso di 534 gr.), incaricato a sua volta di ricevere il quantitativo da un suo connazionale 24enne di Villafranca Padovana – annotato come “cliente” negli appunti rinvenuti in occasione dell’arresto e del sequestro che erano stati operati a Bosaro.
Costui aveva già provveduto ad acquistare, nel periodo compreso tra il luglio e l’ottobre 2020, ben oltre 6 kg di eroina, una parte consegnati a Padova ed una parte consegnati a Grisignano di Zocco nelle mani del suo complice 43enne italiano (anche lui oggi indagato).
Sono stati via via individuati ulteriori corrieri, che hanno nel tempo affiancato e poi sostituito il 34enne albanese di Bologna nella detenzione, confezionamento e trasporto della droga. Fra questi pure la coppia di calabresi.
Numerosi gli episodi di trasporto e cessione di eroina documentati dal novembre 2021 al giugno 2022 fra Villafranca Padovana, Tribano e altre località della provincia di Padova. L’attività di osservazione ha portato pure a localizzare una prima base logistica del gruppo in un appartamento di Conselice, in seguito dismesso e sostituito con un garage a Rovigo e poi ancora con un altro garage in provincia di Parma.
Nell’ambito del monitoraggio dei corrieri e dei mezzi da loro impiegati, il 17 novembre 2022 gli investigatori della Squadra Mobile hanno proceduto all’arresto in flagranza dell’ultimo dei corrieri individuati in ordine di tempo, ovvero il 29 enne albanese di Roccabianca, sequestrando a suo carico quasi 9 kg di eroina e 34.000 euro in contanti. L’uomo veniva controllato a Padova alla guida di una Polo: nei due sedili anteriori erano stati ricavati due vani apribili con un congegno meccanico posizionato all’interno dell’imbottitura. All’interno del vano posto sotto il sedile lato guida sono stati rinvenuti 33.000 euro circa in contanti, mentre nel vano posto sotto il sedile lato passeggero eroina per il peso di 1,3 Kg. La successiva perquisizione nella sua dimora, individuata a Roccabianca, permetteva poi agli agenti di rinvenire un ulteriore quantitativo di eroina, circa 7,4 kg. ed altri 1000 euro in contanti.
L’indagato aveva adibito il garage di pertinenza dell’abitazione a magazzino/raffineria, essendovi stato rinvenuto all’interno e sequestrato tutto il materiale necessario per la preparazione ed il confezionamento dello stupefacente (crick, pesi, setacci, macchina per il sottovuoto, stampi etc), oltre a circa 20 chili di paracetamolo.
A marzo scorso gli stessi agenti della Sezione Antidroga hanno eseguito dei decreti di perquisizione personale e domiciliare emessi dalla Procura della Repubblica di Padova nei confronti del gruppo di indagati italiani, ovvero nei confronti del principale “cliente” degli albanesi, il 24enne di Villafranca Padovana, e dei suoi più stretti collaboratori, più volte da lui incaricati a ricevere le consegne di droga.
Acquisite le nuove prove e sequestrati ulteriori 2.000 euro provento dell’attività illecita, ci si è avviati alla conclusione delle indagini ed alle contestazioni formali in previsione del rinvio a giudizio di tutti gli indagati.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova