Tram a Padova, il primo cantiere del 2025 a gennaio in via Sografi
Ragona: agibili il ponte Omizzolo e l’incrocio tra le vie Altinate e Morgagni. Entro l’autunno la piattaforma del Sir3 sarà posata del tutto, poi lavori più lievi

Partiamo dalla fine: al termine della prossima estate si concluderanno i lavori di posa della piattaforma della nuova linea del tram Sir3, i più gravosi e impattanti in città nel mega dossier Sistema Metropolitano a Rete Tranviaria.
Lo Smart donerà alla cittadinanza le infrastrutture Sir2 – con capolinea Rubano e Vigonza –, e il già citato Sir3 che unisce la stazione di Padova e Voltabarozzo. Entrambe, sia chiaro, integrate alla già esistente linea tranviaria Sir1 che collega la Guizza e Pontevigodarzere, e che vedrà a sua volta delle migliorie importanti nei mesi a venire, un tocco di rinnovamento per essere all’altezza delle due sorelle in costruzione.
«Nel frattempo ci concentreremo sul Sir2 dove cerchiamo di lavorare il più possibile, tutto l’anno, negli aspetti più complicati soprattutto durante l’estate», annuncia l’assessore con delega all’urbanistica, viabilità e mobilità Andrea Ragona facendo il punto sui lavori del tram.
Con lui il responsabile unico di progetto, l’ingegnere Diego Galiazzo di Aps Holding, e il capocantiere del Sir3, il geometra Maurizio Galassi.
Le ultime novità
Da lunedì 23 dicembre i pedoni passano su Ponte Omizzolo e ha aperto l’incrocio tra via Altinate e Morgagni mentre dal 2 gennaio solo gli autobus potranno viaggiare in direzione stazione su via Gaspare Gozzi e via Niccolò Tommaseo.
Infine il 15 parte il cantiere che, un tratto alla volta, interesserà via Antonio Simeone Sografi: dall’incrocio con via Egidio Forcellini verso Nord.
«Quest’anno si è concluso con molti cantieri portati a termine e sarà possibile riaprire i tratti di strada fino ad ora chiusi al traffico», hanno sottolineato con generale soddisfazione sia i tecnici che l’assessore Ragona, ripercorrendo in un punto stampa dedicato i passaggi finiti e quelli ancora in agenda, da qui all’autunno prossimo.
Cantieri del Sir3 in via Sografi
La prima indicazione del 2025 è cantierare via Sografi.
«Da metà gennaio, per poi dare continuità ai cantieri esistenti nel lato Voltabarozzo e completare l’area della stazione», spiega Galiazzo. «Sarà molto importante chiudere poi via Morgagni e affrontare i lavori nelle vie Gabriele Falloppio e Niccolò Giustiniani, gli ultimi tratti più impattanti sulla viabilità cittadina, ma che potremo gestiremo per fasi grazie alla sede stradale molto larga».
Il vantaggio di via Sografi è che è già stata realizzata la parte di piattaforma all’intersezione con via Forcellini, incrocio più complicato da gestire, perciò da ora resta salva la viabilità lungo la strada oggetto di interventi.
«Più cantieri verranno realizzati lungo la via lasciando comunque la possibilità di muoversi ai mezzi, o con senso unico alternato o con un suo parziale restringimento, sfruttando le vie laterali», aggiunge il rup.
Questo specifico intervento si protrarrà per circa tre o quattro mesi.
«Per fare sì di dedicarci poi sull’ultimo tratto su strada del Sir3, nella zona degli ospedali, arrivando alla conclusione dei lavori civili, cioè quelli un po’ più importanti su strada, per l’estate», scandisce il cronoprogramma l’assessore Ragona. Con una precisazione: «Come tutti i cantieri questa è una idea generale, poi sul campo vediamo cosa modificare in base anche alle esigenze di residenti, commercianti, e dei sottoservizi».
L’impianto elettrico
Fatta la linea di corsa e posato il binario (già da gennaio dal capolinea di Voltabarozzo per poi passare alla stazione), verrà messa mano alle parti impiantistiche dell’infrastruttura. In particolare i pali della corrente (già ordinati) verranno alloggiati nei plinti lungo il percorso, la linea di contatto dove corre l’energia elettrica verrà stesa nella parte alta dei pali, e i cavi delle varie fasi che alimenteranno il tram inseriti nei tubi sotterranei. Un puzzle.
«Poi ci sono da completare le sottostazioni con all’interno la cabina dove arriva Enel per distribuire l’energia, e gli elementi funzionali ad alimentare la linea, con interventi puntuali e poco impattanti rispetto ai precedenti», evidenzia Galiazzo.
I tasselli mancanti
Riavvolgendo il nastro ad oggi da spuntare ci sono via Falloppio, via Giustiniani, via Sografi, le rampe del ponte e tutta la parte interna di Voltabarozzo. In tarda primavera l’attenzione si sposta in zona Ospedale, la più sensibile da trattare all’orizzonte.
«Per velocizzare i tempi stiamo valutando di lavorarci su più turni», riflette l’assessore Ragona, «Assieme alla stazione è il nodo più complicato di tutto il sistema».
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