Pronto il primo tram della linea Sir2 a Padova, l’arrivo previsto il 15 dicembre

La visita della delegazione padovana capitanata dal sindaco Giordani nello stabilimento Alstom di Hangenbieten in Alsazia dove è stato ultimato il primo dei 28 convogli a quattro casse destinati alla nuova linea

La delegazione padovana nello stabilimento in Alsazia con il primo tram pronto per la linea Sir2
La delegazione padovana nello stabilimento in Alsazia con il primo tram pronto per la linea Sir2

Pronto il primo tram per la nuova linea Sir2 nello stabilimento Alstom di Hangenbieten in Alsazia. Il mezzo a 4 casse arriverà a Padova il 15 dicembre. Complessivamente saranno 28 i tram a  destinati alla linea Sir2.

In Alsazia la visita in anteprima della delegazione padovana con il sindaco Sergio Giordani, l’assessore Andrea Ragona, il dirigente alla mobilità Antonio Zotta e un gruppo di Aps Holding composta dal rup Diego Galiazzo e Laurent Marquis.

Tram Sir2 a Padova, la visita in anteprima a bordo con il sindaco Giordani

Una grande accoglienza per la delegazione da parte di tutte le circa cento persone che lavorano nello stabilimento Alsaziano di Hangebieten, cuore della progettazione e dello sviluppo tecnologico del nuovo Translohr.

A un primo sguardo il nuovo mezzo è simile a quelli in funzione sull’attuale linea. I nuovi convogli destinati a Padova sono però più grandi, 32 metri anziché 25, quindi più capienti, per 292 persone.

 

Completamente rivisti anche gli interni, più confortevoli e moderni.

Questo primo mezzo arriverà a Padova il 15 dicembre a seguito di una complessa organizzazione logistica di trasporto, più articolata rispetto al trasporto dei mezzi a tre casse. Si tratta infatti di un carico di quasi 100 tonnellate che richiede un trasporto eccezionale con una bisarca di circa 60 metri.

«Questo nuovo mezzo è bellissimo e soprattutto è emozionante immaginarlo con altri 27 a servire un sistema di trasporto come Smart, che cambierà il modo di muoversi a Padova», le parole del sindaco Sergio Giordani, «Ringrazio l’azienda per l’accoglienza, credono molto in questo progetto e lo ho potuto vedere di persona».

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