Travolto tornando dalla spesa a Vigodarzere: muore dopo 6 giorni d’agonia

VIGODARZERE. Non ce l’ha fatta il pedone investito mercoledì in via Ca’ Pisani a Vigodarzere, proprio di fronte a casa sua: Gennaro Staibano, detto Rino, 69 anni compiuti il 7 agosto, è spirato lunedì pomeriggio all’ospedale di Padova, dove era ricoverato nel reparto di Rianimazione. Nell’impatto contro la Fiat Sedici, condotta da B. B., residente a Saletto di Vigodarzere, aveva battuto violentemente il capo probabilmente contro il montante della vettura.
Era caduto sull’asfalto con una vistosa ferita al capo e privo di conoscenza e non l’ha mai più ripresa. Lunedì il triste epilogo. Con la sua scomparsa muta anche la posizione dell’automobilista, che potrebbe venire indagato ora per omicidio stradale. Dipenderà poi dalle indagini e dai rilievi, condotti dalla polizia locale di Vigodarzere, accertare le responsabilità dell’automobilista e del pedone, che ha attraversato la strada in un tratto in semicurva, privo di strisce pedonali.
Il 26 agosto, verso le 10 del mattino, Staibano stava facendo rientro a casa, dopo aver fatto la spesa. Aveva posteggiato la propria vettura in via Falcone, e aveva attraversato la provinciale, diretto a casa sua dall’altro lato della strada. Ma la Fiat Sedici, diretta verso Padova, lo ha travolto. Gennaro Staibano era volato sul cofano, infrangendo il parabrezza prima di rovinare a terra, privo di conoscenza, con le scarpe e gli acquisti sparsi tutto attorno. Il primo a soccorrerlo è stato proprio l’automobilista che l’ha investito, scosso e provato dall’incidente: da quanto avrebbe riferito, si sarebbe trovato l’uomo davanti all’improvviso e non avrebbe potuto evitarlo. La sua versione dei fatti è al vaglio della polizia locale. Sentendo il boato sono poi accorsi i vicini di casa di Staibano, che hanno capito subito che si trattava di lui.
Gennaro Staibano viveva da solo nel condominio di via Ca’ Pisani, in compagnia del suo gatto Bulli. Era originario di Minori, in provincia di Salerno: aveva avuto una figlia e una compagna, dal quale poi si era separato. Erano rimasti in contatto, dal momento che l’uomo aveva avviato una ditta di autotrasporti con il figlio di lei. «Sono addolorato» dice il sindaco Adolfo Zordan, «per il signor Staibano e per il suo investitore: ci sono due famiglie che stanno soffrendo». ––
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