Tre biodigestori a Ospedaletto

Altrettante società agricole venete hanno presentato i progetti. Battistella: «Abbiamo delle riserve»

OSPEDALETTO EUGANEO. Lo spettro dell’inceneritore di pollina ritorna. Sotto un’altra veste, che fa meno “paura”, e promette di diventare concretezza in breve tempo. La settimana scorsa tre società agricole venete hanno presentato altrettanti progetti per la realizzazione di biodigestori da insediare alle Vallette. Inevitabile pensare a quando, qualche anno fa, Comuni e comitati si batterono strenuamente per scacciare via il “pericolo” di un mega- inceneritore per lo smaltimento della pollina.

I progetti. Promotore dei tre biodigestori è un terzetto di società composto dall’azienda agricola Cibin Nerina di Villa Estense, dalla società agricola Vallette srl di Mirano e dalla società agricola Agrisolar srl, sempre di Mirano. Tutte e tre propongono la realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili, alimentato a biogas prodotto dalla cofermentazione anaerobica di biomasse vegetali. I tre impianti hanno ciascuno una potenza di 999 kw (guarda caso appena sotto 1 Mw, soglia che fa scattare limiti regionali) e sono dislocati tra via Lande e via Giarre, ai confini dell’area naturalistica delle Vallette. Inizialmente funzioneranno con l’80% di cereali e il 20% di pollina, ma entro pochi anni le percentuali potrebbero invertirsi.

L’iter. Il 26 settembre si è tenuta la prima conferenza dei servizi in cui si è discusso dei tre progetti, che sono stati peraltro presentati da Angelo Mandato (amministratore delegato di Sesa e legato ad una delle società). Non tutti gli enti invitati erano presenti, ma direttamente o attraverso comunicazione hanno espresso parere favorevole (pur con prescrizioni) Arpav, Usl 17, Consorzio di bonifica Adige Euganeo, Soprintendenza per i beni architettonici e Avepa. Non hanno voluto partecipare Regione e Provincia, sostenendo che nessun impianto era sopra il megawatt di potenza e che dunque la competenza è comunale. Un'altra conferenza si terrà oggi, l’ultima il 10 ottobre.

I dubbi. L’unico giudizio rimasto in sospeso è quello del Comune di Ospedaletto Euganeo. «Abbiamo molte riserve» conferma il sindaco Antonio Battistella «per esempio sull’impatto che gli impianti avranno sul traffico, sulla bonifica ambientale che dovrà essere fatta tra vent’anni, sull’incidenza e sulla compensazione ambientale. Sinceramente ritengo utile un impianto del genere, vista l’alta produzione di pollina del territorio, ma penso che debba avere una gestione e un controllo di enti pubblici».

Nicola Cesaro

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