Trebaseleghe, battaglia per i treni

Il sindaco in Regione: «Ecco il nostro piano, nessun intralcio agli orari cadenzati»
INAUGURAZIONE FERMATA FERROVIARIA E SOTTOPASSO TREBASELEGHE POLETTO
INAUGURAZIONE FERMATA FERROVIARIA E SOTTOPASSO TREBASELEGHE POLETTO

TREBASELEGHE. La durissima presa di posizione contro i nuovi orari cadenzati dei treni, che penalizzano i suoi concittadini pendolari, ha spalancato al sindaco Lorenzo Zanon le porte della Regione. Il primo cittadino, il 27 dicembre scorso, s’è incontrato a palazzo Ferro Fini con l’assessore veneto alla Mobilità e alle infrastrutture Renato Chisso e gli ha finalmente esposto di persona la paradossale situazione del suo Comune, il secondo più popoloso del Camposampierese, che solo da pochi anni può mettere a disposizione dei pendolari una moderna e funzionale stazione nella quale, però, vengono fatti fermare pochissimi convogli.

«Chisso», racconta Zanon, «aveva ben presente la mia lettera del 9 dicembre, perciò abbiamo concordato che avrei inviato quanto prima un piano di richieste dettagliate anche in prospettiva dell’orario estivo. Bene, il piano è pronto ed è già sulla scrivania dell’assessore. Prevede che sulla Castelfranco-Trebaseleghe-Venezia tutti i treni in partenza da Castelfranco, soprattutto quelli delle 6.46, delle 12.46 e delle 13.46, fermino a Trebaseleghe, anche perché chi al mattino va verso Castelfranco e potrebbe usufruire del servizio al pomeriggio si ritroverebbe privato del servizio o in situazioni di grandissimo disagio per i tempi di attesa troppo prolungati. D’altra parte, non si capisce come i 5 minuti che la fermata di Trebaseleghe richiede possano pregiudicare i tempi di percorrenza. Quanto alla linea inversa Venezia-Trebaseleghe-Castelfranco, abbiamo avanzato la stessa richiesta di fermata a Trebaseleghe, che richiede 6 minuti e non può certo pregiudicare il percorso».

L’assessore regionale «ha dimostrato di conoscere il problema e di avere qualche ipotesi di soluzione», conclude il sindaco di Trebaseleghe. «Perciò, con una piccola dose di prudente ottimismo, attendiamo vigilanti l’evoluzione della situazione. Al 25 gennaio, comunque, rifaremo il punto della situazione ed eventualmente concorderemo ulteriori iniziative».

Francesco Zuanon

Argomenti:treni

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