Treni e stazione, tre mesi per la svolta Oltre al boulevard anche le ciclabili

Entro febbraio il tavolo fra Comune e Fs individuerà i progetti. Sarà sistemata tutta l’area intorno al terminal
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - FRECCIA ROSSA IN STAZIONE
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L’alta velocità applicata alla politica è quella che in tre mesi consegnerà a Padova un pacchetto di soluzioni progettuali per rendere più efficiente il trasporto ferroviario – quello dei passeggeri e anche quello delle merci – e portare nel futuro dell’intermodalità (e magari anche fuori dal degrado) la stazione e le sue aree limitrofe. È questo l’impegno che il sindaco Sergio Giordani ha portato a casa mercoledì dalla sua trasferta romana, durante la quale ha incontrato anche i vertici delle Ferrovie. La riunione ha battezzato la nascita di un gruppo di lavoro che vedrà insieme Comune e azienda e che entro febbraio individuerà un piano di lavoro e un cronoprogramma degli interventi.

il tavolo

All’incontro con Giordani c’erano Gianfranco Battisti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato; Maurizio Gentile, amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana; Umberto Lebruto, amministratore delegato di Fs Sistemi Urbani; Orazio Iacono, amministratore delegato di Trenitalia; Marco Gosso, amministratore delegato di Trenitalia Logistics. Comune e rappresentanti di ogni ramo del gruppo daranno vita al tavolo che entro febbraio esprimerà una valutazione sulle «soluzioni migliori e le potenzialità» dei vari progetti in campo per il servizio in città.

i temi

L’alta velocità è in cima alla lista. Superata la fase di incertezza, Padova ha buone chance di ottenere la penetrazione della nuova linea AV nell’attuale stazione, con la realizzazione del nuovo cavalcavia Borgomagno. Ma in vista dell’alta velocità, è stato concordato fra le parti, tutta la stazione dovrà essere adeguata. In questo senso, interessanti orizzonti si aprono di fronte alla parte dell’accordo che mette in rampa di lancio la «valorizzazione e riqualificazione delle aree adiacenti l’attuale stazione, includendo anche una nuova rivisitazione generale dell’impianto volta a creare una ricucitura del tessuto urbano che tenga conto delle nuove esigenze sociali che sempre più valorizzano i percorsi ciclabili e pedonali. Con particolare riferimento tra la parte nord e sud della città».

la passerella in quota

Oltre a una riqualificazione del piazzale della stazione e dei dintorni del terminal, emerge la possibilità che si dia corso finalmente al progetto per un percorso ciclopedonale fra la stazione e gli istituti universitari. Ogni giorno migliaia di studenti e pendolari sono costretti a muoversi in un angusto percorso lungo via della Pace. L’idea sarebbe quella di costruire una passerella sopraelevata che garantisca uno spostamento sicuro a ciclisti e pedoni.

il binario doppio

Anche il raddoppio del collegamento con l’Interporto è sul tavolo. L’accordo parla infatti di «interventi infrastrutturali atti a ridurre il conflitto tra il flusso merci ed il flusso passeggeri in particolare per il traffico da/per la stazione dell’Interporto con interventi di potenziamento dei binari esistenti e percorsi che colleghino Interporto alle principali linee senza entrare in stazione di Padova». Ma c’è anche un’ultima voce da non trascurare. È l’impegno per la «creazione di sistemi di integrazione modale a servizio dei viaggiatori, anche ricorrendo a sistemi lean», il che apre interessanti scenari di connessione fra tram e treni.

il bilancio di giordani

Ieri il sindaco è tornato sulla sua ventiquattr’ore nella capitale e si è detto molto soddisfatto. «Per Padova abbiamo importantissimi progetti di valenza strategica e di radicale innovazione», ha detto. «Una città come la nostra deve avere solide relazioni nazionali col Governo e come sindaco intendo coltivarle e ottenere risultati per i miei concittadini. Le barriere che a volte la politica mette sono nemiche dei progetti e del bene dei cittadini, io ho sempre provato ad avere ottimi rapporti con tutti a prescindere dai colori politici e così continuerò a fare. È stato un giro di incontri importante e positivo che dimostra come la collaborazione sta rendendo Padova sempre più centrale nei luoghi dove si decide. Ci sono tante sfide da vincere assieme, basti pensare al grande lavoro che stiamo facendo in primis grazie al nostro governatore Zaia per dare a Padova l’ospedale più importante d’Italia come posti letto e dotato delle migliori tecnologie. Abbiamo la fortuna di avere interlocutori concreti in Regione come a Roma e dobbiamo fare tesoro di questo aspetto prezioso per far crescere Padova nell’interesse di tutti». —

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