«Troppi stranieri a scuola». Genitori contro la preside

Compare uno striscione in un istituto dell’Arcella: «Dirigente corrotta rauss!!!». «Ha chiamato due bambini di colore e ha detto: “Questi sono i miei preferiti”»

Situazione esplosiva nelle scuole del Quinto Istituto Comprensivo dell’Arcella. Dopo diverse proteste dei genitori sul cancello della scuola elementare Mantegna di via Zanchi è comparso uno striscione dai toni piuttosto duri nei confronti della preside: “Dirigente corrotta rauss!!!”, si legge scritto a caratteri cubitali con la bomboletta verde in uno spazio bianco. Chi l’abbia affisso non è chiaro. Di certo c’è che i genitori degli alunni italiani dell’istituto comprensivo più volte si sono lamentati della gestione della preside Lucia Marcuzzo.

Tanti i problemi che hanno fatto arrabbiare i genitori, in primis una presenza troppo massiccia di bambini extracomunitari all’interno delle classi: «Nelle scuole gestite da questa preside il 90% degli studenti è straniero, quando per legge in una classe almeno il 30% dei bambini dovrebbe essere italiano», dice infuriata una mamma, che porta come esempio la classe del figlio: «In classe di mio figlio su 27 ragazzini solo due sono italiani». E non sarebbe una questione di razzismo spiegano i genitori: «Molti bambini non parlano neppure la nostra lingua ed essendo così tanti rallentano l’andamento di tutta la classe», proseguono i genitori. «Avrebbero bisogno di un sostegno che non hanno. Molti poi sono anche casi difficili». Questo il primo problema di chi manda i figli nell’istituto comprensivo dell’Arcella, che comprende asilo, elementari, e medie, ma non certo l’unico. «Diversi bambini hanno portato a scuola malattie come i vermi e le verruche», dice un’altra mamma. «E la preside si è limitata a dire che non erano contagiosi». Per questo motivo alcune famiglie si sono rivolte anche al Nas.

«Abbiamo segnalato il problema igienico nelle scuola e loro ci hanno detto che hanno girato la nostra segnalazione al Comune e all’Usl», dicono i genitori, che denunciano un ulteriore delicato aspetto: «Ci siamo trovati più volte di fronte a episodi di razzismo al contrario», dice una mamma. «Sabato alla festa della scuola la preside alla consegna dei diplomi ha chiamato vicino a lei due bambini di colore dicendo a tutti: “Ecco sono loro i miei preferiti”», spiega il genitore, che si dice, insieme agli altri, esasperato dalla situazione. «Per non parlare poi delle insegnanti che si presentano in classe con la maglietta “antifascismo”, quando la scuola non dovrebbe lanciare messaggi politici». La preside dell’istituto, per ora, ha deciso di non parlare della questione.

Alice Ferretti

Argomenti:immigrazione

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