Troppo chiasso allo Zebbra Condannato il gestore del pub

PUB. Lo Zebbra
ESTE.
Troppo chiasso e il pub finisce in tribunale. Si è concluso ieri il processo che vedeva opposti lo Zebbra di via Deserto e alcune famiglie che vivono a ridosso del locale. Il giudice del tribunale di Este, Graziella Colussi, ha condannato il titolare dell'esercizio, Massimo Silvestrin, ad una sanzione di 200 euro per disturbo della quiete pubblica. Tutto nasce una sera del marzo 2008, quando alcuni residenti di via Deserto chiedono l'intervento delle forze dell'ordine. Il rumore del locale è assordante e la pace minata tutte le sere. Gli agenti della polizia locale il 16 e il 29 marzo compilano i verbali con i quali segnalano l'eccessiva rumorosità dello Zebbra, uno dei locali più in voga nell'Estense. Enrico Pelloso, all'epoca comandante dei vigili atestini, ha ammesso ieri al pm Cristina Pavanello che la situazione era al limite della sostenibilità, pur non potendo disporre di strumenti idonei a certificare i rumori eccessivi. Silvestrin non si è però dato per vinto e, di fronte alle rimostranze dei residenti, ha affidato una rilevazione fonometrica al tecnico rodigino Riccardo Nicoli, secondo il quale la musica dello Zebbra non andava oltre i 30 decibel, 20 in meno rispetto al limite di 50 imposto dalla legge. A favore di Silvestrin ha poi testimoniato un'altra residente di via Deserto, secondo il quale la vera causa del baccano era un altro locale distante qualche centinaio di metri. Il giudice non ha ritenuto sufficienti gli elementi portati dall'avvocato difensore Ciriaco Minichiello, ed ha condannato Silvestrin per aver trasgredito l'articolo 659 del codice penale. (n.c.)
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