Troppo degrado, Nuvolari va via

L’annuncio su un volantino diffuso ai clienti. Zan: «Un appello che non può essere ignorato»
Di Simonetta Zanetti
Presentazione della candidatura di Alessandro Zan alle primarie della provincia.
Presentazione della candidatura di Alessandro Zan alle primarie della provincia.

Nuvolari lascia la città. Lo storico negozio di casalinghi annuncia la chiusura con un volantino diffuso tra i clienti che suona come un duro atto di accusa alle istituzioni: «La nostra famiglia ha gestito vari negozi nel centro di Padova dal 1964» si legge nel depliant che annuncia la proroga degli sconti fino al 18 gennaio, data ultima per fare acquisti in piazza Insurrezione «con grande dispiacere abbiamo visto aumentare il degrado della nostra città, sparire attività commerciali vicino a noi ma, soprattutto, non vediamo elementi che ci suggeriscano di tener duro, di sperare!». Non una chiusura definitiva quindi, ma un trasferimento ad Abano alla ricerca di condizioni migliori.

«Siamo di fronte all’appello disperato di una famiglia storica del commercio che ha deciso di gettare la spugna» sostiene il deputato di Sel Alessandro Zan che, come molti altri padovani, si è ritrovato in mano il volantino «si tratta di un segnale d’allarme sconfortante che non va sottovalutato e che certo non può essere ignorato dalle istituzioni».

Una presa di posizione, quella dei commercianti, che pone una duplice questione: l’inarrestabile moria di negozi e la sicurezza. «È necessario adoperarsi per fermare la chiusura delle piccole e medie attività commerciali del centro storico - prosegue Zan - fenomeni come quello che sta interessando le botteghe di via Battisti, destinate a chiudere ed essere trasformate in garage, costituiscono non solo una perdita economica per gli esercenti e e loro famiglie, ma anche un danno per l’intera città, che da un lato viene a perdere un importante pezzo della sua storia e dall’altro, a causa della conseguente desertificazione delle strade, vede aumentare l’insicurezza dei cittadini. Una città deserta è un regalo alla criminalità, e dobbiamo batterci per rendere Padova più viva puntando sull’arte, sulla cultura, su più spazi per giovani e associazioni».

Mercoledì alle 11 il candidato di Sel alle primarie del centrosinistra incontrerà le associazioni dei commercianti, mentre per giovedì è in programma un colloquio con il questore: «È indispensabile studiare una strategia comune con le associazioni di categoria per mettere fine a questa strage - aggiunge ancora Zan - le primarie rappresentano anche un’occasione per incontrare le persone e, come nel caso dei commercianti, dire loro di non arrendersi. Ne va del futuro di Padova».

Tra le proposte per il commercio, un patto con la proprietà per calmierare gli affitti dei negozi attraverso dei «patti con la proprietà». «Il Comune - suggerisce Zan - potrebbe prevedere delle agevolazioni, ad esempio su tasse dei rifiuti e Imu in cambio della riduzione degli affitti. È necessario trovare una sintesi se non si vuole far morire la città». In questo senso anche la proposta di favorire la mobilità, organizzando eventi culturali anche nelle periferie rivitalizzandole. «Ci sono quartieri come il Portello e Ponte di Brenta che sono letteralmente abbandonati - prosegue Zan - per cui la presenza dei residenti diventa anche una prima forma di presidio». Da qui gli incontri in agenda con il prefetto (già avvenuto e definito «positivo») e il questore: «Voglio capire meglio quali siano le sue intenzioni e aprire un canale di collaborazione - chiarisce Zan - dobbiamo aumentare il presidio senza militarizzare la città. Voglio capire, insomma, se tutti gli agenti a disposizione siano impiegati sul territorio. Bisogna reagire e dare risposte».

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