Trovata la droga del coccodrillo Stazione, in manette due corrieri

I carabinieri hanno intercettato un carico di sei chili di resina di hashish per un valore di 150 mila euro Lo stupefacente era destinato al mercato cittadino, i due giovani individuati grazie all’ausilio dei cani
Di Enrico Ferro

Droga in stazione, siamo sempre lì. Lo scalo ferroviario padovano continua a essere un punto di riferimento per i carichi di droga di passaggio nel Nordest o diretti in città. Venerdì sera i carabinieri del nucleo Radiomobile hanno individuato ben sei chili di resina di hashish. Era confezionata in tanti ovuli e ognuno di questi aveva il simbolo di un coccodrillo. È la prova che sono le grosse organizzazioni a fare arrivare i carichi a Padova. In manette sono finiti due marocchini: Rachid Hamdoune, 42 anni e Hamid Lahrach, 35 anni.

I militari dell’Arma spesso svolgono servizi mirati sulla stazione ma in quel caso specifico stavano cercando un individuo con un provvedimento di cattura. Non si sono lasciati sfuggire però l’aria trafelata con cui i due nordafricani si stavano dirigendo verso il parcheggio a pagamento della stazione. Li hanno fermati ed è iniziato il controllo.

Durante la perquisizione sono spuntati sei involucri avvolti da nastro adesivo grigio, ognuno di questi era stato riempito degli ovuli ma anche della polvere di caffè. Uno stratagemma pensato per eludere i controlli con i cani antidroga che spesso le forze dell’ordine utilizzano in stazione.

La droga è risultata essere resina di hashish che, per la sua elevata qualità, ha un valore di mercato nettamente superiore all’hashish che comunemente si trova nelle piazze. Tanto per fare due conti, avrebbe fruttato al dettaglio oltre 150 mila euro. Durante i rilievi sugli ovuli gli investigatori dell’Arma hanno scoperto che tutte le singole confezioni erano state “marchiate” con adesivi con un coccodrillo raffigurato.

L’indagine è appena iniziata. Bisogna capire da dove arrivava tutta quella roba. Gli investigatori dell’Arma stanno tentando di ricostruire il percorso fatto dalla droga e per farlo sarà necessario individuare il canale di approvvigionamento. Quanto alla resina di hashish, pare che nel mondo della droga sia molto ricercata perché ha un principio attivo molto più alto rispetto al normale hashish.

Evidentemente la piazza di Padova è molto appetibile anche per questo prodotto. I due marocchini potrebbero essere stati ingaggiati come spacciatori intermedi per gestire il grosso carico e distribuirlo agli spacciatori che operano sulla strada.

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