Turismo, boom della Cappella di Giotto: +43% in dieci anni

L'assessore Colasio: "Il Palazzo della Ragione dovrà essere museo di se stesso". A Ferragosto musei aperti in città
Una delle immagini del tour virtuale nella Cappella degli Scrovegni organizzato dal Comune di Padova, Haltadefinizione e il Sole 24 ORE. Ogni minimo dettaglio del grandioso ciclo pittorico, dipinto di Giotto fra il 1303 e il 1305, anche il più lontano e invisibile all? occhio del visitatore, sarà dal 17 novembre 2010 ?a portata di click? su www.ilsole24ore.com/scrovegni e www.haltadefinizione.com. ANSA / HALTADEFINIZIONE.COM +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+++
Una delle immagini del tour virtuale nella Cappella degli Scrovegni organizzato dal Comune di Padova, Haltadefinizione e il Sole 24 ORE. Ogni minimo dettaglio del grandioso ciclo pittorico, dipinto di Giotto fra il 1303 e il 1305, anche il più lontano e invisibile all? occhio del visitatore, sarà dal 17 novembre 2010 ?a portata di click? su www.ilsole24ore.com/scrovegni e www.haltadefinizione.com. ANSA / HALTADEFINIZIONE.COM +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+++
PADOVA. Cappella degli Scrovegni boom: in 10 anni le visite sono aumentate del 43% e si rischia l'overbooking. «In questi ultimi dieci anni, grazie alla maturata consapevolezza che la nostra città è una grande città d’arte, si è assistito ad un incremento esponenziale delle presenze turistiche legate al patrimonio culturale» sottolinea l’assessora alla Cultura Andrea Colasio.
 
Un dato per tutti è significativo: nel 2008, la Cappella degli Scrovegni è stata visitata da 215.308 persone, dieci anni dopo, nel 2018, dopo che la città ha messo in moto tutta una serie di grandi mostre legate alla sua sfera identitaria (Guariento, Venetkens, Bembo, l’Enigma del Carro e altre), si registrano 308.419 presenze. Si tratta di un incremento del 43,2%. Anche per la prima parte del 2019 si registra un segno positivo: da gennaio a fine giugno si sono registrate infatti 171.471 presenze, con un incremento di 5.514 unità, che equivale al 3,35%. Se questo andamento dovesse essere confermato per il 2019 si possono prevedere complessivamente circa 320 mila presenze.
 
«La Cappella degli Scrovegni, da sola, si sta delineando come un grande attrattore, un grande magnete culturale – prosegue Colasio – Si tratterà, con l’ottenimento del riconoscimento Unesco come Padova Urbs Picta, di mettere a sistema questa enorme potenzialità trasformando anche gli altri siti seriali in grandi attrattori. L’Oratorio di San Giorgio, un capolavoro assoluto del XIV secolo realizzato da Altichiero da Zevio di fronte al Santo, potrebbe, da solo, costituire un altro enorme magnete culturale. Non è casuale che questo meraviglioso edificio e gli affreschi che contiene siano stati pensati e realizzati in un dialogo costante con Giotto e la Cappella degli Scrovegni. Ma anche gli altri siti hanno la potenzialità per configurarsi come luoghi di destinazione turistica rilevante. Si pensi al Battistero del Duomo, il capolavoro assoluto di Giusto de’ Menabuoi, o ancora all’Oratorio di San Michele realizzato nel 1397 da Jacopo da Verona, che costituisce l’ultima opera, in senso cronologico, della Urbs picta. Infine, come non considerare che la Basilica del Santo con la meravigliosa Cappella di San Giacomo, realizzata da Bonifacio Lupi di Soragna e affrescata da Jacopo Avanzi e da Altichiero, rappresenti un ciclo pittorico che non ha eguali».
 
Un ruolo particolare merita uno dei simboli della città: «Palazzo della Ragione  sempre più dovrà configurarsi come spazio museale di se stesso – nota ancora l’assessore – Già oggi viene visitato da circa 200 mila persone ma con un’adeguata politica di promozione e valorizzazione in pochi anni queste presenze potrebbero conoscere un fortissimo incremento. Insomma, ci sono le condizioni per far sì che il sistema culturale di Padova possa attrarre nei prossimi dieci anni oltre un milione persone, quello su cui oggi bisogna lavorare è l’organizzazione della destinazione turistica, in particolare creando le condizioni perché la Urbs Picta diventi un luogo unitario facilmente accessibile e caratterizzato da una adeguata politica di marketing».
 
Proprio per favorire e incrementare l’afflusso di turisti mostre e musei resteranno aperti in questi giorni estivi. A Padova sarà infatti un Ferragosto all’insegna della cultura, con tutte le sedi del sistema museale civico (Cappella degli Scrovegni, Musei Civici agli Eremitani, Palazzo Zuckermann, Palazzo della Ragione, Stabilimento Pedrocchi - Museo del Rosorgimento e dell’Età Contemporanea, Loggia e Odeo Cornaro, Oratorio di San Michele, Oratorio di San Rocco, Casa del Petrarca ad Arquà Petrarca) e numerose mostre visitabili anche giovedì 15 agosto.
 
«Assicurare l'apertura dei luoghi d’arte cittadini durante le vacanze e nei giorni di festa – afferma sempre Colasio - è fondamentale in una città sempre più turistica come la nostra, alla luce propstio del un boom di presenze turistiche registrato negli ultimi anni. Questo incremento è frutto delle politiche messe in campo per accrescere la capacità attrattiva della nostra città, con la valorizzazione del suo vasto patrimonio culturale e la realizzazione di mostre di qualità, come quella che celebra Federico Fellini ai Musei Civici o quella dedicata al grande architetto Aldo Rossi a Palazzo della Ragione».

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