Un albergo nell’ex collegio Aloisianum di via Manin

Un albergo, un residence o comunque una struttura turistica: l’ex Aloisianum di via Manin avrà una destinazione ricettiva. Almeno secondo il progetto presentato in commissione urbanistica e che sarà...
Un albergo, un residence o comunque una struttura turistica: l’ex Aloisianum di via Manin avrà una destinazione ricettiva. Almeno secondo il progetto presentato in commissione urbanistica e che sarà discusso domani pomeriggio a Palazzo Sarpi.


Lo storico edificio al civico 31 di via Manin era diventato la “casa” padovana dei gesuiti dopo l’abbandono nel 2002 dell’ex Antonianum in Prato della Valle. Fino a poco tempo fa ha ospitato alcune stanze della Residenza universitaria Messori e l’Aloisianum, cioé lo studentato religioso e filosofico, formato da circa venti studiosi, altamente specializzati in storia delle religioni ed in filosofia teoretica e morale.


Nell’ultimo periodo però l’edificio era vuoto e adesso si prospetta una destinazione turistica. È in qualche modo la fine di una presenza forte nel pieno centro città della Compagnia del Gesù, che a Padova ha un collegio fin dal 1866, che nel 1901 si trasferisce nella storica sede di via Briosco.


L’edificio di via Manin, invece, ha ospitato dal 1999 al 2006, gli alloggi di riposo per preti anziani, gestiti dalla Casa del Clero, durante i lavori di ristrutturazione degli spazi di piazza Castello. Prima ancora invece era la Casa di Maria Immacolata.


A verificare l’idoneità della richiesta con le norme e l’equilibrio delle funzioni in città saranno due commissioni congiunte: la seconda, quella sulle attività economiche, guidata dall’esponente dem Nereo Tiso; e la quinta, la commissione urbanistica, che invece è presieduta dall’esponente dei Area civica Antonio Foresta.


Per il palazzo di via Manin, tecnicamente, dovrà essere approvato il cambio di destinazione d’uso da residenziale (convitto) a ricettivo-turistico.


Inoltre le due commissioni dovranno dare una risposta anche a un’altra richiesta di deroga alle norme urbanistiche: l’autorimessa di un’attività funebre in via Einstein 30 ha chiesto di ampliare il capannone in cui vengono lasciate le auto.
(c.mal.)


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