Un bunker da 5 milioni per sconfiggere il cancro
MONSELICE. Cinque milioni di euro e lavori pronti a iniziare entro fine anno. È stata pubblicata la delibera relativa all’aggiudicazione del bando per l’affidamento dell’incarico di costruzione del nuovo bunker di radioterapia dell’ospedale di Schiavonia. A realizzare l’imponente opera accanto all’ospedale unico sarà l’associazione temporanea d’imprese composta da Bettiol srl di Bolzano (in qualità di capocommessa), Atheste Costruzioni srl di Este e Battistella Costruzioni srl di Sant’Urbano. L’obiettivo è quello di iniziare i lavori di costruzione entro fine anno, per concluderli entro l’estate 2017. Il nuovo stabile, che richiederà una spesa di 5 milioni di euro interamente a carico della Regione, sarà dedicato totalmente alla radioterapia. Il nuovo reparto, di fatto, sarà una costola dello Iov, l’Istituto Oncologico Veneto di Padova. L’ente padovano è stato costretto ad “emigrare” nel nuovo polo sanitario della Bassa padovana vista l’impossibilità di adeguare la vecchia sede padovana dell’Istituto ai nuovi macchinari acquistati per la cura dei tumori, a cominciare da un tomografo di ultima generazione del costo di 3,4 milioni di euro. È un’apparecchiatura della quale finora il Veneto era sprovvisto che emette protoni terapeutici e richiede un ampio margine di manovra perché agisce muovendosi a 360 gradi intorno al paziente disteso. Trasferirsi a Schiavonia, dove il polo nuovo di zecca punta a essere un polo d’eccellenza sanitaria a livello regionale, è parsa la soluzione migliore. Il polo di radioterapia di Schiavonia avrà valenza regionale e sovraregionale e sarà composto da quattro bunker destinati ad ospitare specifiche apparecchiature di radioterapia ad alta specializzazione tecnologica (oltre al tomografo, ad esempio, arriverà anche una Tac simulatore di radioterapia da 500.000 euro). La gestione della struttura sarà affidata allo Iov, in collaborazione con il personale dell’Usl 17, con modalità che saranno definite tramite un’apposita convenzione. Commenta Domenico Scibetta, commissario dell’Usl 17: «L’assegnazione dei lavori segna una tappa importante nella realizzazione di un progetto ad ampio respiro. Il bunker sarà caratterizzato dal comfort degli spazi e da dotazioni tecnologiche di elevato livello e rappresenterà un grande progresso in termini di qualità dell’assistenza fornita ai pazienti oncologici. Inoltre darà ulteriore impulso a tutto l’ospedale di Schiavonia che, grazie all’accordo e all’attività che metterà in atto lo Iov, potrà proporsi come una struttura attrattiva a livello regionale con l’opportunità di valorizzare pienamente le proprie caratteristiche in termini di dotazioni, spazi e risorse professionali». La progettazione del nuovo complesso era stata affidata all’ingegner Clemente Toniolo dell’Usl 17 (responsabile unico del procedimento) in collaborazione con la responsabile della fisica sanitaria dello Iov, la dottoressa Marta Paiusco, con l’architetto Alberto Nardin dell’Usl 17 e la società Energo srl.
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