Un centro scommesse Snai all'ex jutificio Insorgono i residenti: «Deturpa il centro»

L’EX JUTIFICIO. Ora è il «Parco della Contessa»
L’EX JUTIFICIO. Ora è il «Parco della Contessa»
 
PIAZZOLA.
Un centro scommesse «Snai» nel cuore del centro storico. Verrà aperto a breve nel nuovo complesso «Parco della Contessa» dell'ex jutificio. Un'area completamente riqualificata, che rischia di venir «svalutata» da un'attività non certo consona al tipo di struttura, per lo più residenziale, realizzata dopo attenta analisi storica.
 Immediate le polemiche sollevate da chi vi abita ed ha investito centinaia di migliaia di euro per comprar casa dentro al Parco e che tra poco si ritroverà il viavai di gente a tutte le ore alle prese con le scommesse. A raccogliere la protesta, il consigliere di minoranza del Mondo di Piazzola Federico Bellot Romanet, che in questi giorni ha inviato una lettera al sindaco, evidenziando forti timori. «Ho ricevuto numerose segnalazioni - spiega Bellot Romanet -. Gli uffici comunali mi hanno confermato che queste attività sono soggette esclusivamente ad autorizzazioni del Monopolio di Stato. Dalle vetrine della proprietà Agroservizi Srl di Arquà Polesine si vedono già tutte le attrezzature con il logo Snai. Al di là dell'avallo vergognoso che lo Stato dà al gioco d'azzardo, la questione è soprattutto legata all'ordine pubblico. E' risaputo che attorno a questi locali si annidano forme di illegalità e di evidente degrado. Basta vedere il caso di Padova. A Piazzola il punto sorgerà nel centro storico, dove ci sono stati notevoli sforzi e importanti investimenti per riqualificare l'area. E' deprimente che tutto venga mortificato da una sorta di impotenza amministrativa». Proprio l'anno scorso, il consiglio comunale aveva adottato una variante al Prg per impedire che nel loggiato palladiano spuntassero attività, come «la pizza al taglio», poco eleganti nel salotto cittadino. Ora gira voce addirittura di un casinò in arrivo. «Ci si è distratti a non vedere oltre le logge», conclude Bellot Romanet. «Condivido appieno le preoccupazioni - risponde il sindaco Renato Marcon -. Purtroppo le autorizzazioni dei centri scommesse non dipendono dal Comune. Non credo che la delibera dello scorso anno, anche se fosse stata estesa a tutto il centro storico, avrebbe impedito la nascita di questa attività. Speriamo in una attenta gestione del locale. In ogni caso staremo in guardia e, se ci saranno problemi, saremo pronti ad emettere ordinanze restrittive».

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