“Un giorno in pretura” ha chiesto di riprendere tutte le fasi del processo

“Un giorno in pretura” ha chiesto di poter seguire e registrare le udienze del caso Guerra. La trasmissione in onda dal 1988 su Rai Tre, che racconta i casi di cronaca giudiziaria più noti e discussi d’Italia attraverso i dibattimenti nelle aule di tribunale, ha chiesto il consenso delle parti a riprendere i vari momenti del processo. Il pm Fabrizio Suriano ha acconsentito «visto l’interesse generale che può avere la vicenda», e assenso è arrivato pure dai legali di parte civile. La difesa ha invece negato l’autorizzazione: «L’interesse è limitato e chi vuole seguire il processo può presenziare in aula, come hanno fatto i cittadini oggi», è la posizione dell’avvocato Stefano Fratucello. Il giudice Raffaele Belvederi si è riservato di decidere entro la prossima udienza. Che sarà “blindata” come ieri: anche se la seduta era a porte aperte, fuori dal tribunale erano state disposte misure straordinarie di sicurezza: più di venti uomini tra carabinieri, agenti della Questura e di polizia locale, ma anche un ampio divieto di sosta e parcheggio su via Verdi e via Mazzini. Martedì mattina era stato svolto anche un sopralluogo sul posto con il presidente del Tribunale Angelo Risi, il questore polesano Fabio Cilona e il comandante provinciale del carabinieri Antonio Rizzi. (n. c.)
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