Un nuovo centro sociale per gli anziani dell’Arcella

ARCELLA. Buone notizie per i circa quattrocento anziani iscritti al Centro sociale per anziani età d’oro, che si trova in via Cardinale Callegari, quasi di fronte al convitto per sordi Magarotto. Dopo tante sollecitazioni sia da parte del presidente del circolo, Ivone Sandini, ex sindacalista della Cisl, sia dei consiglieri della Circoscrizione Nord di entrambi gli schieramenti politici, il Comune ha deciso di stanziare 120.000 euro da destinare al potenziamento della struttura ubicata, dagli inizi degli anni ’80, nel rione San Carlo, quando fu inaugurata ai tempi della socialista lombardiana Maria Teresa Invernizzi, che era presidente del Consiglio di Quartiere.
Ma i soldi stanziati serviranno a ristrutturare l’attuale casetta di via Callegari, da tempo troppo angusta per ospitare tutte le numerose attività organizzate dagli esponenti del direttivo del centro sociale oppure potranno essere utilizzati per realizzare ex novo una nuova sede a disposizione delle migliaia di anziani del quartiere, che diventano sempre più numerosi? La scelta dei consiglieri locali del Pd è già chiara e definitiva. «Non servirebbe a niente ristrutturare l’attuale sede, che, tra l’altro, è di proprietà dell’Ater», sottolinea Dario Gorji, capogruppo del Partito Democratico all’Arcella. «sarebbe senz’altro una decisione migliore individuare una nuova area, possibilmente sempre a San Carlo, cuore baricentrico del quartiere, dove costruire un centro sociale per anziani, più grande e funzionale di quello attuale». Più o meno dello stesso avviso anche la presidente della Circoscrizione Nord, esponente del Pdl. «Anch’io sono convinta che sarebbe più opportuno realizzare un nuovo centro sociale per la terza età», osserva Luisella Rettore. «Gli anziani, guidati da Ivone Sandini, hanno tutte le ragioni del mondo. Non possono continuare ad incontrarsi in una casetta di pochi metri quadrati, dove si può solo giocare solo a briscola, tresette ed a ramino. Nel centro attuale si organizzano tantissime attività, sia culturali sia ludiche. Una nuova struttura serve come il pane».
Intanto, i funzionari comunali si stanno guardando intorno prima di decidere dove insediare la nuova sede per gli anziani. Sembra che la nuova casetta possa essere costruita in via Jacopo da Ponte, la laterale di via Duprè dove si trova anche la scuola dell’infanzia comunale «Il Mago di Oz» e a pochi metri dalla biblioteca di quartiere. A Palazzo Moroni non è stato ancora deciso niente, ma potrebbe trattarsi di un misero prefabbricato in legno.
Felice Paduano
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