Un palasport sulla via del Mare
Dopo anni di attesa, ieri a Concadalbero la cerimonia del taglio del nastro L'impianto di Correzzola sarà a disposizione di tutti i Comuni vicini

IL TAGLIO DEL NASTRO. Inaugurato il palazzetto dello sport finanziato dalla Fondazione Cariparo
CORREZZOLA.
Il nuovo palazzetto dello sport di Concadalbero è stato inaugurato ieri pomeriggio con una grande festa alla quale hanno partecipato autorità, giovani atleti e tanti cittadini. Si tratta di un'opera importante, la cui realizzazione sino a qualche anno fa sembravasolo un sogno. Quasi 3 milioni di euro investiti per una struttura che si estende su una superficie di 1.500 metri quadri e che ha una capienza sulle gradinate di 200 persone. Il palazzetto è stato finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
«Con la cerimonia di oggi - ha commentato Antonio Finotti, presidente della Fondazione - vogliamo sottolineare l'importanza dello sport nel favorire nei giovani l'acquisizione di valori e corretti stili di vita». L'impianto di Concadalbero è stato pensato per servire non solo il territorio di Correzzola, ma anche tutti i Comuni che si snodano lungo la Monselice Mare, da Candiana a Bagnoli di Sopra, passando per Arre ed Agna. Lo scopo è mettere a disposizione di tutte queste comunità una struttura capace di ospitare non solo manifestazioni sportive ma anche convegni, spettacoli ed eventi culturali. Un successo, insomma, se si pensa che solo qualche mese fa il palazzetto sembrava l'ennesima cattedrale nel deserto avviata tristemente a un prematuro degrado. Il progetto, infatti, sebbene risalga al 1999, era divenuto esecutivo solo a fine 2007. All'inizio del 2008 la posa della prima pietra e l'inizio dei lavori. Nel 2009 l'edificio era stata completato sia all'interno che all'esterno, con tanto di tinteggiatura finale, ma quando ci si aspettava un'imminente apertura è invece iniziato un lungo stallo per via della mancanza di alcuni sottoservizi, in particolare dell'allacciamento alla rete del metano. Nel frattempo i segni dell'incuria sono divenuti sempre più evidenti: alla fine della scorsa estate il palazzetto sembrava in completo abbandono, con erbacce e arbusti che avevano attecchito un po' ovunque, raggiungendo dimensioni ragguardevoli.
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