Un supplizio rinnovare la patente disabili

Odissea di una quarantenne di Granze sballottata da un ufficio all'altro
 
GRANZE.
Deve rinnovare la patente, ma viene sbalottata da un ufficio all'altro, peraltro senza mai ottenere chiare e precise informazioni. Dura da giorni la disavventura toccata a Monica Canazza, una quarantunenne di Granze disabile al 90 per cento. La donna deve rinnovare la propria patente di guida e per farlo, vista la sua disabilità, deve recarsi all'ufficio della «commissione patenti» di Padova, in via Ospedale.  «Al telefono di questo servizio risponde solo una segreteria - racconta - che invita a scaricare i moduli per il rinnovo delle patenti dei disabili dal sito dell'Usl 16». Monica ha scaricato i documenti, li ha compilati e, come indicato, ha comprato una marca da bollo. «Arrivata a Padova, dopo mille giri, sono riuscita a parlare con il responsabile, che però mi ha spiegato che i moduli erano sbagliati. La stessa marca da bollo non serviva e così ci ho rimesso il costo».  Non solo: la patente di Monica scade il prossimo 18 novembre, ma la visita per il rinnovo è stata fissata quattro giorni dopo. «Eppure per prenotarla mi sono presentata quattro mesi prima - spiega la donna -. In quei quattro giorni non potrò guidare, oppure dovrei andare alla Motorizzazione e chiedere una deroga. Ma nelle mie condizioni non è facile fare tutti questi viaggi».  Monica Canazza chiede dunque maggior chiarezza e trasparenza, ma soprattutto uffici più vicini e funzionali a chi, come lei, ha evidenti problemi. (n.c.)

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