Una festa amarcord per l’Arma

L’hanno battezzato il primo raduno dei “cavai” perché ancora negli anni Ottanta calzavano gli stivaloni neri e andavano in giro con i pantaloni larghi annodati all’interno. Quella che giovedì sera hanno festeggiato al ristorante Granchio Blu sessanta carabinieri graduati (alcuni pensionati, altri ancora in servizio guidati dal luogotenente Giancarlo Merli), non è stata una semplice rimpatriata. L’adunata di chi ha prestato servizio dagli anni Settanta al civico 88 (dove si trova il comando di Prato della Valle) e dove ancora oggi c’è la storica sede del cosiddetto Eden (la centrale operativa del nucleo radiomobile), è risultata un momento importante per ricordare, tutti insieme, come una vecchia grande famiglia che si ritrova dopo tanti anni, tutti i rischi vissuti sulla loro pelle. Al comando provinciale si avvicendevano ufficiali e sottufficiali in carriera, tra cui Giampaolo Ganzer, Massimo Dejana, Daniele Benvenuti, Nicola Mele, Antonio D'Errico, Vittorio Rosi. A capo-tavola, l’altra sera, c’era l’attuale generale in pensione Pasquale Cassano (l’ex comandante dal pugno di ferro, ma dal cuore tenero), i graduati Massimo Sirico, Massimo Di Ciaula, Salvatore Di Dio; ma anche tanti ex carabinieri e appuntati tra cui Roberto Muller, il “mitico” Canazza, Giovanni D'Urso, Franco Valente, Graziano Chiariello. Un bel stare a tavola e sciorinare, tra una portata e l’altra, i ricordi legati anche ai sequestri di persona di Gino Isoli, Marina Rosso Monti, Livio Bernardi (mai più ritrovato), Maria Berica Marchiorello, avvenuti tra il 1981 ed il 1982 oppure ai crimini commessi dalla Mala del Brenta, quando nel Veneto orientale comandava su tutti “Faccia d’Angelo”. Presenti al raduno anche i carabinieri che erano al fianco del calabrese Marcello Caserta, quando il commilitone morì a Sarmeola di Rubano mentre, con una gazzella, inseguiva un gruppo di delinquenti; e c’erano anche i colleghi che il primo marzo 1985 erano a Camin durante una cruenta sparatoria. Sono stati ricordati anche l’appuntato Giuseppe Mazzola, ucciso dalle Brigate Rosse il 17 giugno 1974 (ieri il triste anniversario) nella sede del Msi in via Zabarella ed Enea Codotto e Luigi Maronesi, barbaramente trucidati dai terroristi neri dei Nar sul lungargine Scaricatore il 5 febbraio 1981.
Felice Paduano
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