Van Gogh si farà, firmato il nuovo accordo
Claudio Malfitano
Padova avrà la sua mostra di Van Gogh in autunno. Un “volano” importante per la ripartenza del turismo e del commercio. Ieri la giunta ha approvato il nuovo progetto presentato dalla società “Linea d’ombra” di Marco Goldin che ha rivisto costi e organizzazione dell’evento per adattarsi alle misure post-Covid. Ma dal prossimo 10 ottobre il centro San Gaetano di via Altinate ospiterà una carrellata di capolavori dell’amatissimo pittore olandese, capace di attirare migliaia di visitatori. «C’è un valore simbolico in tutto questo. Ci siamo fermati e adesso ripartiamo», afferma il sindaco Sergio Giordani.
l’accordo con Goldin
A inizio giugno aveva suscitato qualche timore l’annullamento del contratto che legava il Comune e “Linea d’ombra” per i prossimi due anni. Subito Palazzo Moroni aveva rassicurato tutti: «Abbiamo un nuovo accordo con Goldin, che è una persona coraggiosa», aveva detto l’assessore alla cultura Andrea Colasio. Così è stato.
Il nuovo accordo però non prevede più due anni di mostre ma solo la stagione 2020-2021, che coincide però con i 25 anni di “Linea d’ombra”. Non è detto però che la seconda mostra (che dovrebbe essere dedicata ai “cieli” nella storia dell’arte) non si faccia: si deciderà però solo al termine della prima esposizione.
La società organizzatrice trevigiana avrà a disposizione il San Gaetano dal 21 settembre 2020 al 24 aprile 2021 (sono inclusi però anche i tempi di allestimento e disallestimento) ad un canone simbolico di 6.100 euro iva inclusa. Sarà però “Linea d’ombra” a sostenere tutti i costi e ottenere tutti gli incassi, assumendosi così in pieno il rischio d’impresa. Il Comune però fornirà tutti gli spazi possibili per la pubblicizzazione: totem, striscioni, affissioni e materiali web.
La mostra si svilupperà nelle dieci sale del primo piano del San Gaetano, con accesso, biglietteria e guardaroba nella grande agorà del centro.
autunno di mostre internazionali
Quella di Goldin non sarà l’unica iniziativa culturale di un autunno che l’amministrazione immagina di rinascita, nonostante i pericolo di una seconda ondata del virus. «C’è bisogno di ottimismo, arte e bellezza per rinascere più forti di prima. Dopo aver lavorato per un’estate vivace e fruibile per i padovani, ora puntiamo ad un autunno di livello nazionale e internazionale per ricollocare Padova come grande città di arte e turismo – sottolinea il primo cittadino – Ora tutta Padova deve fare sistema intorno ai grandi eventi».
Il San Gaetano è stato adeguato, grazie alla mostra in corso su Belzoni (prorogata fino al 26 luglio), agli standard di sicurezza e climatizzazione chiesti per i prestiti dai musei internazionali. «Nelle prossime settimane concluderemo alcuni lavori di messa a punto – spiega Colasio – “Linea d’ombra” si è sempre distinta per la realizzazione di eventi che sono rivolti anche a un pubblico popolare con l’obiettivo di avvicinare all’arte e alla cultura anche persone che normalmente non frequentano musei e mostre. È la linea di questa amministrazione, che sa alternare mostre identitarie e raffinate come Belzoni ed eventi frequentatissimi come quelli di Marco Goldin». Con una conclusione tranchant: «C’è ancora un retaggio crociano, una sorta di idiosincrasia verso l’industria culturale popolare. Ma noi supereremo questi vecchi retaggi ideologici da Scuola di Francoforte». —
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