Veneto Sviluppo entra in società con Gs Industry

GALLIERA VENETA. Veneto Sviluppo in visita allo stabilimento della Gs Industry di Galliera: «La finanziaria della Regione intende far decollare la produzione dell'azienda dell'Alta padovana. Per questo ha manifestato la volontà di entrare nel cda della Gs Industry versando la propria quota parte. Il che significa un ulteriore sostegno di capitale pubblico, decisivo in questo momento per garantire occupazione e maggiore affidabilità». A dare la notizia è l'assessore provinciale al Lavoro Massimiliano Barison, che ieri, insieme a Gianni Castellan, segretario di Fim-Cisl, ha fatto tappa nella storica fabbrica di via Postumia che produce scaffalature metalliche di alta qualità. «L'entrata nel cda di Veneto Sviluppo significa avere un incremento di capitale e di risorse finanziarie importanti per sviluppare il piano industriale», sottolinea Castellan. «Inoltre, a fine maggio verranno assunti gli ultimi 20 lavoratori, ora in cassa integrazione straordinaria. Dopo numerose vicissitudini, a settembre dello scorso anno c'è stata la riapertura della Gs Industry, resa possibile dalla costituzione di una public company promossa da un gruppo d’imprenditori, di professionisti e di operai della zona. Secondo Barison «l'entrata di capitale pubblico significa andare incontro alle aziende che vengono motivate perché abbiano la possibilità di espandersi e conquistare nuove quote di mercato». I prodotti vanno collocati «non solo in Italia, anzi. Per la Gs Industry si pensa soprattutto all'estero. I soci da questo punto di vista stanno facendo il massimo per recuperare il patrimonio costruito nel passato. Essenziale, oggi, è disporre del più cospicuo capitale possibile, così da essere messi nelle condizioni di sviluppare un prodotto che abbia ampi margini di affidabilità. La finanziaria della Regione - tenuto conto del prodotto della Gs, degli ordini e delle prospettive future - ha preso in considerazione questo investimento sull'azienda», conclude Barison.
Castellan insiste su un aspetto in particolare: «Della public company fanno parte anche gli operai, che sono presenti nel cda e possono quindi far sentire la propria voce anche sugli aspetti gestionali, il loro contributo è fondamentale. Una linea che mi convince: il modello tedesco può funzionare bene anche in Italia».
Operai e imprenditori uniti per il rilancio e lo sviluppo: «Si persegue un unico obiettivo, dare spinta insieme al nostro manifatturiero», sottolinea il sindacalista.
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