Ventenne si getta dal terzo piano dell’hotel Centrale

ZUPO - FOTOPIRAN - ABANO TERME - EX HOTEL CRISTALLO LUOGO SUICIDIO
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ABANO TERME

Tragedia nel primo pomeriggio di ieri in centro ad Abano. Un ventenne si è tolto la vita gettandosi da una finestra al terzo piano del dismesso hotel Centrale in via Jappelli. Alla base del gesto ci sarebbe una crisi depressiva che durava da tempo e aggravata negli ultimi giorni da alcuni altri problemi specifici. Al punto da avere la necessità di rivolgersi ad una struttura specializzata per malattie depressive.

Erano le 13. 45 di ieri quando il ragazzo che viveva con i genitori nella zona termale e che in quel momento era in casa con la mamma, ha sentito che la donna parlava al telefono con gli addetti all’accettazione dell’ospedale per un ricovero nella struttura psichiatrica. Ricovero previsto nella mattinata di oggi.

Una conversazione che lo avrebbe mandato il tilt. «A questo punto piuttosto mi ammazzo», avrebbe urlato il figlio che subito dopo è uscito da casa e si è diretto di corsa verso la zona del parco urbano termale. La mamma, preoccupata, ha tentato in tutti i modi di farlo desistere. Arrivato in fondo a via Jappelli il giovane ha scavalcato la recinzione della struttura alberghiera e si è introdotto nella zona retrostante l’ingresso della struttura chiusa da quasi vent’anni, dove sono in corso lavori edili. Evidentemente doveva conoscere bene l’interno dell’hotel visto che una volta dentro si è diretto verso le scale che portano ai piani. Entrato in una stanza, dopo aver tirato su una tapparella si è lanciato da una finestra che dà sul terrazzo del piano rialzato.

A chiamare i soccorsi è stata la mamma che, angosciata, aveva seguito il figlio allontanarsi da casa. Sul luogo della tragedia sono arrivati i sanitari del Suem che hanno accertato il decesso, i vigili del fuoco del distaccamento di via Barovier – che con l’uso di un’autogrù arrivata da Padova hanno recuperato la salma – e i carabinieri della Compagnia di Abano con il comandante, il capitano Carmelo Recupero. Dai primi accertamenti sembra che l’impatto del corpo con la soletta in cemento del piano rialzato, dopo un volo di circa dieci metri, sia avvenuto di schiena. Straziata dal dolore nel parcheggio dell’hotel Centrale è arrivata anche la sorella del giovane. In un centro di Abano semideserto per la pandemia il suono delle sirene e i lampeggianti blu delle forze di polizia hanno ulteriormente intristito il difficile momento che stanno vivendo i residenti della cittadina.

Per chi sta attraversando un periodo difficile e arriva a pensare al suicidio esistono dei validi aiuti e supporti. De Leo Fund è a disposizione, al numero verde 800.168.678. Il Telefono Amico risponde allo 02 2327 2327, gli operatori del Progetto InOltre all’800 334343, mentre il numero di Telefono Azzurro 19696 è dedicato ai più giovani. ––

Gianni Biasetto

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